NASTRO ACCUSA: BO XILAI INSABBIAVA LE PROVE

NASTRO ACCUSA: BO XILAI INSABBIAVA LE PROVE

di Antonio Talia

twitter@AntonioTalia

 

Pechino, 20 mar.- La fine di Bo Xilai si consuma con unostillicidio continuo, in un clima di caduta degli dèi aggiornato aitempi di internet e dei social media. Secondo una registrazioneriservata, il potentissimo ex segretario della megalopoli di Chongqingè stato sospeso dalle sue funzioni giovedì scorso in seguito aitentativi di insabbiamento di un'indagine che conduceva a uno o piùmembri della sua famiglia.

 

L'ultimo capitolo della saga di Chongqing prende le mosse da un nastro ultrasegreto diffusonel fine settimana su YouTube e soprattutto da Boxun.com e dwnews.com,website in cinese ma con base negli Usa che ospitano spesso voci ostilial governo cinese, siti che hanno diffuso veri scoop ma anche notizieesagerate.

 

Stavolta, però, Boxun.com e soci avrebbero azzeccato: duefonti di alto livello –un ricercatore indipendente "di livelloministeriale" e un funzionario cinese- hanno confermato al New YorkTimes l'autenticità della registrazione. Il nastro contiene la voce diun funzionario della municipalità di Chongqing, che riferisce aicolleghi le ragioni che hanno spinto il governo centrale a silurare illoro ex capo.

 

Ecco allora la ricostruzione da dietro le quinte degli avvenimenti degli ultimi mesi che hanno condotto alla caduta di Bo Xilai,figura politica popolarissima in Cina, tra i candidati a una poltronaalla Commissione Permanente del Politburo, il vertice del poterecinese.

 

Come sappiamo, lo scandalo inizia nella notte tra il 6 e il 7 febbraio con la fuga di Wang Lijun.Il braccio destro di Bo, il superpoliziotto che insieme al segretarioaveva scatenato su Chongqing una campagna senza precedenti, si rifugiaper diverse ore nel consolato americano di Chengdu, capitale dellaprovincia del Sichuan, a tre ore di guida dalla sua città. "Attraversoun'attenta indagine abbiamo acquisito elementi sulle ragioni della fugadi Wang Lijun" si legge nella trascrizione della registrazione.

 

"Il 28 gennaio Wang Lijun si reca dal compagno Bo Xilai perriferire di un'inchiesta che conduce ad alcuni membri della sua famiglia.Gli investigatori competenti si sentono sotto pressione e hannorassegnato le dimissioni. Wang Lijun chiede a Bo Xilai di gestire ilcaso in maniera appropriata, ma Bo è furioso, convoca un meeting deifunzionari di governo e propone un trasferimento di Wang. Il primo difebbraio la commissione permanente del governo di Chongqing rimuoveWang Lijun dalla carica di capo della pubblica sicurezza senzal'approvazione di Pechino".

 

Questo il vero volto di Bo Xilai secondo il nastro: unpotentissimo boss locale che mascherava da crociata anticrimine unacampagna per screditare i suoi nemici politici, mettere le mani sullacittà, e assicurarsi un ruolo alla leadership di Pechino.

 

Il nastro,adesso, fa tremare i vertici di Chongqing, una megalopoli da quasi 30 milioni di abitanti:quanti dei funzionari presenti alla riunione di venerdì scorso eranotra quelli che hanno coperto Bo Xilai decidendo di silurare ilpoliziotto Wang? Il "terrore rosso" che secondo i suoi detrattori Boaveva scatenato su Chongqing si sta trasformando adesso in una "controcampagna" rivolta contro i fedelissimi di Bo? Chi sono i membri dellasua famiglia coinvolti nell'indagine? Bo Xilai verrà formalmenteincriminato?

 

Il caso Chongqing ha anche inevitabili ripercussioni su Pechino,dove nell'autunno prossimo salirà al potere la nuova leadership allaguida della Cina per i prossimi dieci anni. La rovina di Bo Xilai puòsignificare che il Partito è riuscito a espellere dal sistema unfunzionario potenzialmente pericoloso per gli equilibri interni. Ma staanche esponendo al pubblico le lotte interne di una leadership chenegli ultimi 20 anni aveva fatto di tutto per mostrarsi unita in ungrigio anonimato.

 

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