Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 20 giu. - Si chiama "Italia 4.0" la nuova agenda per la promozione dell'Italia in Cina e per la cooperazione tra i due Paesi. L'iniziativa è stata lanciata dall'Ambasciata d'Italia a Pechino al termine del secondo raduno informale con gli imprenditori italiani nel gigante asiatico che si è tenuto a Shanghai e a cui hanno partecipato anche il Consolato Generale a Shanghai, l'agenzia Ice e la Camera di Commercio Italiana in Cina. Al meeting di due giorni, presso l'Okura Garden Hotel, hanno partecipato oltre ottanta tra imprenditori, accademici e rappresentanti delle istituzioni italiane in Cina.
"Tra i risultati più importanti dell'incontro di Shanghai - ha spiegato l'ambasciatore d'Italia in Cina, Ettore Sequi - c'è proprio la condivisione di un'agenda comune ispirata alla Road to 50, la strategia lanciata dall'Ambasciata nella prospettiva del cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche, incentrata sui settori di maggiore complementarietà tra Cina e Italia", tra i quali Sequi ha elencato la sanità, le tecnologie verdi, l'urbanizzazione sostenibile, l'agroalimentare e l'aviazione, già al centro dei cinque pacchetti di cooperazione tra i due Paesi, e a cui ha aggiunto i settori della cultura, della scienza e del turismo. Durante il meeting si sono affrontati i temi più importanti della fase attuale dello sviluppo cinese, tra cui il tredicesimo piano quinquennale di sviluppo che coprirà il quinquennio 2016-2020, l'ultimo Business Confidence Survey della Camera di Commercio dell'Unione Europea in Cina, gli aspetti finanziari del gigante asiatico e il settore della Ricerca e dello Sviluppo, con le collaborazioni tra università e aziende.
Il meeting si è chiuso anche con l'impegno da parte delle aziende a formulare proposte per la cooperazione tra Italia e Cina nel triennio 2017-2019 con particolare enfasi sul cambio di approccio della strategia italiana in Cina, un maggiore coordinamento tra attori pubblici e privati e una strategia di marketing dell'immagine dell'Italia più incisiva. Durante il meeting, nella serata di sabato, sono poi stati assegnati i Panda d'Oro della Camera di Commercio italiana in Cina alle imprese italiane presenti nel gigante asiatico. Tra le categorie premiate ci sono quelle relative alla maggiore crescita realizzata sul mercato cinese, quella per la diffusione del Made in Italy, il premio all'azienda che ha contribuito di più nel campo dell'educazione e della ricerca e i premi per la migliore piccola e media impresa del settore industriale e per la start-up con la migliore idea di business per il mercato cinese. Il raduno di Shanghai è il seguito del primo raduno tra imprese e Ambasciata che si era tenuto a fine ottobre 2015 presso lo Yanqi Lake, a nord di Pechino, al quale avevano preso parte 37 aziende e durante il quale erano stati discussi i temi dell'attrazione della classe media cinese e delle strategie di sviluppo delle imprese italiane in Cina alla luce dei piani di sviluppo cinesi fondati sull'innovazione industriale.
20 GIUGNO 2016
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