NAPOLITANO: E' IN ORIENTELA SFIDA ITALIANA
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NAPOLITANO: E' IN ORIENTELA SFIDA ITALIANA

NAPOLITANO: E' IN ORIENTE
LA SFIDA ITALIANA

Cultura
NAPOLITANO: E' IN ORIENTELA SFIDA ITALIANA
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Roma, 4 feb – "Parlare di Cina come di un'economia emergente è riduttivo e fuorviante": il monito arriva direttamente dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenuto giorni fa ad una cena organizzata dalla Fondazione Italia Cina, da anni impegnata nella promozione dei rapporti e degli scambi tra i due Paesi. Pur riconoscendone il peso economico e finanziario a livello globale, Napolitano ha sottolineato l'importanza di assumere una visione d'insieme del processo di trasformazione sociale in corso in Cina, "per poter capire la Cina di oggi, prepararci alla Cina di domani, e trovare la giusta via per lo sviluppo anche delle nostre relazioni economico-commerciali". Non deve spaventare, spiega il presidente, il recente spostamento del baricentro delle relazioni internazionali lontano dall'Europa, nonché della ricchezza e delle potenzialità di crescita e di sviluppo.

 

L'Occidente non deve trincerarsi dietro sentimenti difensivi o conflittuali, ma piuttosto deve "comprendere fino in fondo come il mondo sia cambiato e stia cambiando,  e liberarsi da residue presunzioni o anacronistici complessi di superiorità". Napolitano ha poi sollecitato l'Italia a cogliere le sfide e le opportunità derivanti dal nuovo quadro globale. Tali sfide interessano sia il piano economico che quello politico. In particolare, sottolinea il presidente bisogna elevare la competitività del sistema-paese, la qualità dell'offerta, il contenuto tecnologico e il valore aggiunto delle produzioni. In un'ottica più ampia invece bisogna lavorare garantire un sostenibile ed equo sviluppo globale, attraverso uno sforzo senza precedenti di governance mondiale".

 

E' su questo punto che il Presidente ritorna ancora, evidenziando come la dimensione economica sia strettamente legata a quella politica. "E' fondamentale – spiega ancora Napolitano - che all'interno della cooperazione internazionale, che vede già come protagonisti gli Stati Uniti e la Cina, si inserisca anche l'Europa: un'Europa che sappia andare più avanti sulla via dell'integrazione e dell'unità, di una sua politica estera e di sicurezza comune".

 

Ciò che stiamo vivendo è un passaggio d'epoca, che Napolitano chiama "riconciliazione tra le civiltà", alludendo alle vicende storiche passate che hanno visto l'incontro e lo scontro delle grandi civiltà nelle diversità come nei loro tratti comuni. Testimonianza artistica di tali relazioni, la mostra  "I due Imperi, l'Aquila e il Dragone" che ha inaugurato l'Anno della Cultura Cinese in Italia, che gioca proprio su una serie di rimandi e confronti tra i due regni. La promozione della dimensione culturale, ha poi concluso il presidente, è essenziale come presupposto per tutto il resto.

 

di Sonia Montrella e Anna Rita De Gaetano

 

© Riproduzione riservata

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