Pechino, 20 set. - Le alluvioni scatenate dalle piogge torrenziali in diverse aree della Cina hanno finora provocato almeno 57 morti accertati e 29 dispersi, mentre 1,21 milioni di abitanti sono stati costretti a lasciare le loro case per essere evacuati verso zone più sicure: lo ha reso noto il ministero cinese per gli Affari Civili, secondo cui le province maggiormente interessate dall'emergenza sono quella centrale dell'Henan, lo Shaanxi al nord e il Sichuan nel sud-ovest del Paese.
Le persone colpite ammontano nel complesso a 12,3 milioni; oltre 129.000 la case crollate o gravemente lesionate, 650.000 gli ettari di coltivazioni alluvionati e 58mila quelli dove i raccolti sono andati distrutti in tutto o in parte. I danni economici diretti ammontano ormai a quasi 2 miliardi di euro. Il Ministero, nel tentativo di porre rimedio alla situazione, ha deciso di inviare 5 mila tende, 20 mila coperte di cotone e altrettanti capi di vestiario verso lo Shaanxi, oltre ad aver stanziato migliaia di tende e coperte per il Sichuan.
Per i prossimi giorni è stato diramato l'allarme di livello 4; dopo una relativa pausa, infatti, le condizioni meteorologiche sono destinate a peggiorare ulteriormente. La pioggia continuerà ad abbattersi nel sud ovest del paese per i prossimi tre giorni, come comunicato dal Centro meteorologico nazionale sul proprio sito web. Le piogge estive in Cina sembrano ormai seguire lo stesso copione; l'anno scorso si erano registrate le inondazioni più violente degli ultimi dieci anni, con 4.300 tra morti e dispersi.
di Gabriele Tola
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