MERKEL RASSICURA PECHINO SU CRISI EUROPEA

di Antonio Talia
Pechino, 2 feb.- Angela Merkel spiega la crisi europea ai cinesi: giovedì, nel primo giorno di visita in Cina, il Cancelliere tedesco ha tenuto un discorso all'Accademia Cinese di Scienze Sociali, il più importante think-tank del governo di Pechino.
Secondo Merkel le agenzie di rating "sono diventate troppo influenti" e "possono peggiorare una crisi", tanto che l'Europa sta pensando a dotarsi di una sua agenzia. Ma non è possibile scaricare la responsabilità della situazione europea sulle agenzie, ha detto Merkel rispondendo alla domanda di un funzionario cinese: "Noi dobbiamo affrontarne i giudizi, che corrispondono a verità, senza sparare sui messaggeri. In un sistema con Paesi a elevato tasso di disoccupazione, la crisi richiede a ogni nazione di fare i propri 'compiti a casa'".
'Compiti a casa' - ha spiegato il cancelliere tedesco - che tutti i membri dell'Eurozona stanno facendo: "Questa non è una crisi dell'euro, è una crisi del debito e una crisi su differenti livelli di competitività". Merkel ha spiegato agli accademici cinesi la decisione approvata qualche giorno fa da tutti i 17 Paesi dell'Eurozona di rendere legge nazionale la disciplina di budget, in un meccanismo che - di fatto - esclude quasi completamente dagli aiuti europei chi non rispetta le regole.
"Le nazioni europee adesso necessitano di una migliore disciplina fiscale e di una maggiore integrazione del budget - ha detto ancora Merkel - ma anche di misure strutturali per abbattere tutte le barriere alla crescita dell' occupazione. Voglio dirvi però che l'euro ha reso l'Europa più forte e questa crisi la sta rendendo più solidale. L'Europa, durante la crisi, sta crescendo nel suo insieme".
Gli accademici cinesi sono curiosi di sapere se il patto fiscale e il Meccanismo Europeo di Stabilità conducono direttamente all'arrivo di un "ministro delle Finanze dell'Unione europea", ma il Cancelliere tedesco ha risposto che l'Europa si muoverà "passo dopo passo".
L'Eurozona è il primo partner commerciale e la crisi europea viene seguita con grande attenzione. Negli ultimi mesi alcune aziende statali cinesi hanno investito in imprese europee, come la Three Gorges Corp - che ha acquisito una quota della società energetica portoghese EDP - e lo stesso fondo sovrano di Pechino CIC, che ha comprato una quota della britannica Thames Water. Pechino ha manifestato a parole il suo sostegno dell'Eurozona, ma la chiave della missione del leader tedesco consiste nel convincere i leader cinesi della sicurezza degli investimenti in debito pubblico europeo: nel pomeriggio Angela Merkel incontrerà il primo ministro cinese Wen Jiabao e il presidente Hu Jintao, prima di recarsi domani a Canton a capo di una missione di imprese tedesche.
La Cina usi la sua influenza su Teheran
Ma tra gli argomenti di politica internazionale spicca la questione iraniana. Il braccio di ferro sul nucleare iraniano passa anche da Pechino, e Angela Merkel lo sa: nel discorso tenuto giovedì all'Accademia Cinese di Scienze Sociali, il Cancelliere tedesco ha invitato la Cina a utilizzare tutta la sua influenza su Teheran per spingere il regime degli ayatollah alla "trasparenza", dopo l'approvazione dell'embargo sul petrolio iraniano decisa la scorsa settimana dall'Unione europea.
"Ho già discusso a lungo con il presidente Hu Jintao e con il premier Wen Jiabao sulle sanzioni all'Iran - ha detto Merkel - e se parliamo di sanzioni europee contro l'Iran, allora la domanda è come la Cina può utilizzare meglio la sua influenza e far comprendere a Teheran che il mondo non ha bisogno di un'altra potenza dotata di armi nucleari".
La Cina è legata all'Iran da profonde relazioni sul piano energetico e commerciale, e Pechino si oppone tanto alle sanzioni europee che a quelle decise da Barack Obama, che applicano tariffe fortemente punitive a chiunque faccia affari con la Banca centrale iraniana.
Per Pechino Teheran rappresenta la terza fonte di greggio dopo Arabia Saudita e Angola, e anche se la scorsa settimana il premier Wen Jiabao si è detto "completamente contrario a un programma nucleare iraniano a fini bellici", la Cina sostiene che l'Iran ha diritto a sviluppare un suo piano a fini pacifici.
Secondo fonti vicine all'amministrazione tedesca, nel corso della sua missione Merkel intende anche chiedere alle autorità cinesi di ridurre l'acquisto di risorse energetiche iraniane.
"Spero che il Consiglio di Sicurezza dell'ONU riesca ad approvare una risoluzione unanime sulla questione" ha concluso il Cancelliere tedesco.
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