Meno tasse sugli utili e sull'import di macchinari

Imprenditori stranieri e Governo cinese sanno bene che la prossima frontiera di quella che possiamo chiamare la «seconda globalizzazione» è la Cina Occidentale. Parliamo di zone che coprono più di due terzi della superficie del Paese, il 28% della popolazione e il 19% del Pil: città di Chongqing, province del Sichuan, Guizhou, Yunnan, Shanxi, Gansu, regioni autonome del Tibet, Ningxia, Qinghai, Xinjiang, Inner-Mongolia, Zhuang minority of Guangxi, Tu-Miao minority of Hunan, En-Shi-Tu minority of Hubei e Korean minority of Jilin.
Gli incentivi sono elevati. Facciamo qualche esempio: il 27 luglio 2011, il ministero delle Finanze, l'Ufficio Generale delle Dogane e l'Agenzia delle Entrate cinese hanno emanato un decreto (Cai Shui No. 58) sugli incentivi fiscali in vigore nelle regioni occidentali applicato con effetto retroattivo. Dal primo gennaio 2011 al 31 dicembre 2020, per tutte le imprese situate nella Cina occidentale e impegnate in settori incoraggiati l'aliquota ordinaria sui redditi societari sarà del 15% (a differenza del 25% in vigore per tutti i soggetti giuridici). Il catalogo dei settori incoraggiati nello specifico è stato emanato direttamente dalla National Development and Reform Commission e ricomprende quei settori a basso impatto ambientale ed alto contenuto tecnologico.
Altro incentivo riguarda i dazi all'importazione infatti, l'importazione di immobilizzazioni attive e macchinari, è esente da dazi per tutte le imprese impegnate in tali progetti (l'esenzione è garantita per ammontare comunque non superiore al totale del capitale sociale sottoscritto). Altro esempio: le imprese registrate prima del 31 dicembre 2010 possono continuare ad usufruire degli incentivi fiscali classificati come «due anni di esenzione e tre anni al 50% dell'aliquota ordinaria»: tali incentivi sono stati garantiti ad aziende che operano nel settore dei trasporti, energia, trattamento e gestione acque, poste e telecomunicazioni, e servizi televisivi. I cinque anni di benefici fiscali si contano a partire dall'anno di costituzione della società.
Altri esempi: i parchi industriali possono restituire sotto forma di sussidio parte dell'investimento sottoscritto; possono concedere prezzi molto favorevoli per quanto riguarda l'affitto o l'acquisto di terreni o di capannoni industriali. C'è di più: parte delle imposte dirette ed indirette di competenza locale (Iva e parte dell'imposte sui redditi societari ed individuali) possono essere restituite all'azienda.
A questo si aggiungono vantaggi di natura non prettamente fiscale, ma di grande importanza per l'imprenditore: le province occidentali sono ricche di risorse naturali importanti per il Paese, in particolare minerali e materie prime sia riguardo la produzione di energia fossile (carbone, gas naturale) sia di energia rinnovabile. Le infrastrutture sono poi state migliorate negli ultimi anni, e si è registrata una crescita della domanda dei consumatori verso i beni di consumo, i prodotti di ingegneria industriale, la logistica. Alcuni fornitori di componenti per i settori dell'ingegneria, delle infrastrutture, delle attrezzature per la produzione di energia e per l'industria automobilistica (in particolare a a Chengdu e Chongqing) hanno cominciato a organizzare offerte interessanti per le imprese straniere.
presidente di Diacron Group
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28/02/2012