Meno tasse per rilanciare i consumi
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Meno tasse per rilanciare i consumi

Meno tasse per rilanciare i consumi

Normative. Per chi vuole comprare dall'estero è necessario aver lavorato, o studiato, per almeno un anno nel Paese, oppure possedere un ufficio di rappresentanza
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Per far fronte al boom immobiliare registrato a partire dall'inizio del secolo, nel luglio 2006 il governo cinese ha approvato una legge che limita l'acquisto di beni immobili da parte degli stranieri.
In base a tale normativa possono acquistare immobili gli enti stranieri con filiali o uffici di rappresentanza in Cina e i cittadini stranieri che abbiano lavorato o studiato per almeno un anno in Cina.
Il sistema fiscale ha un'importanza fondamentale in Cina dal momento che gli introiti fiscali rappresentano la più importante fonte di reddito statale e, dunque, hanno un impatto significativo sullo sviluppo economico e sociale del Paese.
La più importante riforma fiscale risale al 1994 e ha segnato il superamento definitivo del l'economia socialista, mentre l'ultima modifica è stata approvata il 22 ottobre 2008: si tratta di una riduzione dell'imposta sui redditi finalizzata a sostenere anche il settore immobiliare in una congiuntura economica particolarmente difficile.
Dal punto di vista fiscale gli acquisti immobiliari sono soggetti a diverse imposte. Innanzittutto la «business tax», che si applica sul trasferimento di un bene immobile da parte di persone fisiche e giuridiche con aliquota del 5% (è prevista l'esenzione nel caso di immobili di utilità sociale, come case per anziani o scuole).
C'è poi l'imposta sui redditi annui: per le persone fisiche l'aliquota è progressiva in base alle fasce di reddito e varia dal 5% per redditi inferiori a 500 yuan (circa 60 euro) al 45% per redditi superiori a 100mila yuan (11.500 euro). Invece per le società l'aliquota è del 33%.
Per quanto riguarda l'imposta sugli immobili, che si applica sulla proprietà di un immobile da parte delle società o delle persone fisiche, è prevista una duplice aliquota: 1,2% sul valore dell'immobile e 18% sugli eventuali redditi da locazione generati dall'immobile stesso.
Anche sui terreni è prevista un'imposizione fiscale, quella che si applica ai terreni utilizzati a qualunque titolo dalle persone fisiche e giuridiche: nelle grandi città si calcolano 15 yuan/mq, pari a 1,7 euro/mq. Infine l'imposta di registro, applicabile sull'acquisto di un bene immobile, prevede un aliquota dello 0,03%, quindi quasi nulla, mentre quella sul valore aggiunto del 17 per cento.
Pa.G.

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14/03/2009
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