Li: in futuro economia a velocita' medio-alta 

di Eugenio Buzzetti

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Pechino, 11 dic. - L'economia cinese procederà a velocità "medio-alta", in futuro. Sono le parole pronunciate dal primo ministro Li Keqiang, a margine dell'incontro con il presidente irlandese, Michael D. Higgins, alla Grande Sala del Popolo, in piazza Tian'anmen a Pechino. Durante l'incontro, il premier cinese ha sottolineato anche la qualità di "medio-alto livello" della crescita economica. "La Cina incoraggia l'imprenditoria e l'innovazione per costruire nuovi motori per l'economia per una crescita economia medio-alta e di medio-alto livello". I leader cinesi si sono riuniti nei giorni scorsi per decidere le linee da tenere in politica economica per il prossimo anno, durante la Central Economic Work Conference, che dovrà stabilire i criteri della crescita cinese per i prossimi dodici mesi. Le aspettative sono quelle di una riduzione del tasso di crescita al 7% dal 7,5% attuale, e di una "nuova normalità" nella crescita, come dichiarato dal presidente cinese Xi Jinping.

 

Il rallentamento dell'economia cinese, per quanto previsto dagli stessi vertici del Partito Comunista Cinese, non avverrà senza contraccolpi. Secondo quanto dichiarato oggi da un manager dell'agenzia di rating Moody's durante una conferenza a Shanghai, il rallentamento della crescita potrebbe avere ripercussioni sulle aziende di Stato cinesi, con l'aumento dei rischi di default. Secondo Kai Hu, senior credit officer dell'agenzia di rating, citato dall'agenzia Bloomberg, i rischi più grandi riguardano quelle imprese con eccesso di produzione. Secondo un altro analista di Moody's, Thomas Byrne,  l'economia cinese passerà da un tasso di crescita "di poco al di sotto del 7,5% nel 2014 per arrivare al 7%nel 2015, mentre nel medio periodo, le stime dell'agenzia di rating sono di arrivare attorno al 6% di crescita nel 2018.

 

Per favorire la ripresa, la banca centrale cinese ha tagliato i tassi di interesse il 21 novembre scorso, per la prima volta dal luglio 2012. La People's Bank of China ha tagliato di 40 punti base il benchmark dei tassi di prestito a un anno, al 5,6%, e di 25 punti base il benchmark sui tassi di deposito, al 2,75%. Secondo fonti al corrente delle manovre dell'istituto, ieri, la banca centrale cinese avrebbe poi operato un'iniezione di liquidità nel sistema finanziario non comunicata ai mercati per 400 miliardi di yuan (52 miliardi di euro). L'iniezione di liquidità è avvenuta tramite China Davelopment Bank, e segue a un'altra iniezione di liquidità da 769,5 miliardi di yuan (101,3 miliardi di euro) avvenuta tra settembre e ottobre scorso, come confermato dall'ultima relazione trimestrale dell'istituto.

11 dicembre 2014


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