Lamborghini: "nel 2012 vendite in calo in Cina"

di Sonia Montrella
Roma, 20 feb.- Il raffreddamento dell'economia cinese rischia di colpire anche un colosso come Lamborghini SpA (LAM). La casa italiana delle auto sportive extra-lusso, madre dell' Aventador LP 700-4 da un milione di dollari, ha svelato i propri timori riguardo un calo delle vendite nel Gigante asiatico dopo un periodo di crescita smisurata. Appena lo scorso anno, le vendite delle sportcar Lamborghini in Cina hanno registrato un'impennata del 70% dovuta principalmente al crescente numero di milionari cinesi su cui il binomio lusso-made in Italy ha un forte ascendente.
Lo dicono i numeri: l'anno scorso i ricchi cinesi hanno acquistato 342 sportcar decretando il sorpasso di Pechino su Washington come primo mercato dell'azienda bolognese. Quanto a loro, i clienti, uno studio della casa automobilistica rivela che sono di 20 anni circa più giovani di quelli europei e che in cima alla loro lista dei desideri mettono senza dubbio l'Aventador. Motore V12, 700 cavalli, la sportiva di Lamborghini vanta un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi e raggiunge 350 km/h, caratteristiche che rendono la lista d'attesa interminabile: "per la consegna i clienti devono attendere più di 18 mesi" ha dichiarato in un'intervista telefonica a Bloomberg Christian Mastro, general manager del settore Asia Pacifico di Lamborghini.
Ma il ritmo delle vendite sembra destinato a rallentare: dopo quasi due anni di crescita, nel quarto trimestre del 2011 l'economia cinese ha subito un brusco rallentamento, che in concomitanza con l'esaurimento del pacchetto stimoli, ha finito per ripercuotersi sull'acquisto di auto in generale. "Se si guarda all'economia in questo momento storico, esistono diversi fattori di incertezza che spingono la gente ad aspettare prima di fare un acquisto" ha spiegato Mastro, general manager del settore Asia Pacifico di Lamborghini. Dopotutto "il numero di persone in grado di spendere cifre molto alta è limitato".
E allora a Lamborghini non resta che spingere il piede sul freno: "la casa automobilistica punta a incrementare del 30% le consegne alla Cina, ovvero meno della metà del volume dello scorso anno" ha osservato Mastro. Come? Puntando soprattutto sul marketing su cui la casa di Bologna ha deciso di spendere il 20% in più rispetto allo scorso anno. In aumento anche il numero degli eventi e dei rivenditori che, secondo la roadmap dell'azienda italiana, passeranno da 6 a 20 con nuovi punti vendita in città quali Xi'an, Nanjing, Changsha e Shenyang. Ad attirare l'attenzione e il portafoglio dei clienti sarà ancora una l'Aventador: "secondo le previsioni, di 900 unità da distribuire in tutto il mondo, 80 saranno consegnati al Dragone" ha riferito Mastro. "In generale, il segmento delle auto sportive crescerà quest'anno in Cina del 25% equivalente a più o meno 2.000 macchine" ha poi aggiunto. Una visione condivisa anche da Rolls Roys BMW che ha di recente espresso le sue perplessità circa le vendite in Cina di quest'anno che il Direttore esecutivo Torsten Mueller-Oetvoes ha definito lo scorso mese "meno esplosive".
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