Roma, 28 apr. – Gli scienziati cinesi del China Center of Advanced Science and Technology (CCAST) di Pechino donano alla Basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri il "Galileo Galilei Divin Uomo", la statua in bronzo alta sei metri raffigurante il noto fisico. L'opera, progettata dal premio Nobel per la Fisica nel 1957 e direttore del CCAST, Tsung Dao Lee, è stata esposta questa mattina nel cortile della Basilica, dove è allestita una mostra permanente su Galileo Galilei, in una cerimonia presenziata dal ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, dal presidente del Pontificio Consiglio della Cultura Monsignor Gianfranco Ravasi, e dall'ambasciatore cinese in Italia Ding Wei, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e del fisico Antonino Zichichi. Proprio a quest'ultimo si deve la realizzazione dell'evento: il dono è infatti il coronamento dei suoi trent'anni di collaborazione scientifica con la Cina, segnata da un forte legame culturale centrato sulla figura di Galileo Galilei. L'inaugurazione è stata l'occasione per ricordare la figura di Galilei e riflettere sul rapporto tra fede e ragione: "Galilei è stato il fondatore della Scienza Moderna e il suo contributo è stato fondamentale per lo sviluppo dell'umanità. E' molto conosciuto in Cina per aver scoperto il cosmo ed è grazie a lui che i cinesi conoscono l'Italia", ha spiegato l'ambasciatore Ding Wei. "Questo evento rafforza i rapporti di collaborazione tra la Cina e l'Italia e consente di riflettere sul valore della scienza e della fede nel mondo in cui viviamo", ha detto Bondi, aggiungendo: "Aveva ragione Galilei quando sosteneva davanti alle critiche degli inquisitori che esistono due libri in grado di rilevare la stessa verità: la Bibbia e l'Universo. Galilei restò un uomo di fede proprio perché non rinunciò mai a conciliare le verità scientifiche con quelle di fede".
Ravasi ha quindi ricordato che "la Santa Sede ha ritenuto necessario, sotto Papa Giovanni Paolo II, istituire un'apposita commissione per risolvere il caso Galilei, sia dal punto di vista storico che ermeneutico". Matteoli ha invece sottolineato che "il governo italiano ha un rapporto sempre più collaborativo con la Cina, dalla quale riceviamo risposte positive anche grazie alla nostra
cultura millenaria". "Non è stato solamente il padre della Scienza Moderna ma anche un uomo che ha dato un contributo fondamentale al proprio tempo", ha concluso Zichichi. La statua, arrivata nella Basilica il 29 gennaio, raffigura Galilei con un telescopio, oggetto da lui inventato e che lo ha reso famoso nella storia dell'umanità, e un mantello con quattro bottoni rappresentanti la scoperta delle quattro Lune di Giove con le date esatte dei giorni in cui Galilei le osservò.