La produzione s'impenna: nel 2020 tre milioni di veicoli
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La produzione s'impenna: nel 2020 tre milioni di veicoli

La produzione s'impenna: nel 2020 tre milioni di veicoli

Accelera la corsa dei car maker (soprattutto in Cina)
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Gli analisti sono certi che l'auto elettrica decollerà: in un recente incontro organizzato dall'Oica, l'organizzatore mondiale dei costruttori di auto, per il 2020 la presenza di auto elettriche e ibride plug-in su una produzione di 103 milioni di unità, si attesterebbe a livello globale sul 3% (circa 3,1 milioni), contro lo 0,3% previsto per il 2012, pari a 246.000 auto ricaricabili dalla rete. E altri sono ancora più ottimisti: Renault, che ha investito nelle elettriche ben 4 miliardi di euro, valuta che il market share delle auto ad emissioni zero nel 2020 arrivi al 10%; Nissan, l'altro "socio" dell'alleanza franco giapponese, ha in progetto di produrre e di vendere 50mila Leaf all'anno, presumendo di arrivare nel proprio mix di vendita al 10% di veicoli elettrici. Per Mercedes nel 2050 addirittura il 70% del mercato sarà appannaggio delle elettriche e delle ibride plug-in, distribuite equamente a metà, alle quali aggiunge un 25% di auto alimentate a fuel cell a idrogeno. Sulla stessa linea è pure il manager di Tesla, Elon Musk, che punta sulla diminuzione del prezzo delle batterie agli ioni di litio a partire dal 2020 tanto che «nel 2030 si venderanno solo auto elettriche negli Usa, ed entro il 2050 quasi tutti i mezzi di trasporto saranno a propulsione elettrica».
Shai Agassi, numero uno di Better Place, rilancia: «Intorno al 2016 in Israele si venderanno più auto elettriche che a benzina. Sarà il primo al mondo a metterne su strada 100mila. Basterà l'avvio nel primo Paese, poi gli altri seguiranno a ruota».
In questo scenario come ago della bilancia si pone ancora una volta il mercato cinese: secondo fonti governative, entro il 2020 la produzione di veicoli elettrici in Cina raggiungerà 1 milione di unità. Toyota (con Faw Group), Nissan (probabilmente con Dongfeng) e altri costruttori, sempre tramite joint venture locali, saranno gli attori principali coinvolti nell'operazione, che prevede un investimento cinese pari a circa 15 miliardi di dollari per i prossimi 10 anni, cui si aggiunge un fondo straordinario pari a 1,2 miliardi di dollari per sostenere la capacità produttiva della Cina nel settore delle batterie.
Ford ha pronta nella propria pipe line la Focus EV, che vedremo in fase più avanzata al Salone di Ginevra, l'indiana Tata intanto ha presentato il modello Vista, in vendita dalla prossima estate in UK e anche la Range Rover ha preparato il modello Range-e a trazione elettrica. Persino Toyota, che punta tutto sulla propulsione ibrida, tramite un accordo con Tesla, avrà il suo famoso Rav4 EV tutto elettrico nel 2012. In arrivo a breve ci sarà pure la BMW Mega City, in attesa della quale la Casa di Monaco propone la Active E con le sembianze della coupé Serie 1 e un nuovo propulsore elettrico sincrono da 170 Cv con 250 Nm di coppia.
Sul fronte delle batterie, nodo cruciale per le elettriche, molti accordi si stanno stringendo, ad esempio una JV Panasonic-Toyota produrrà quelle agli ioni di litio per le plug-in, oltre alle collaudate nichel-metallo idruro per le Prius, e le nuove e più efficienti allo stato solido da 14,4 Volt. Mercedes con Evonik fabbricherà le sue per la Smart MY2012. Sanyo Electric, sotto l'ombrello di Panasonic, aumenterà la capacità produttiva del 150% con un investimento di circa 180 milioni di dollari, e sono della Sanyo le batterie che impiega Audi per le sue ibride e per le prossime elettriche.
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01/03/2011
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