La Cina parla solo in multivaluta
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La Cina parla solo in multivaluta

La Cina parla solo in multivaluta

‘BOND, L'ANNO DELLA VERITA' / 2
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Investire in bond cinesi ancora non è possibile. Riceverà un gentile "no" chi si presenterà per tale motivo agli sportelli milanesi di Bank of China (Boc) o Icbc. È quanto è accaduto (vedi candid bank a fianco) quando siamo entrati in incognito nelle due uniche banche cinesi in Italia. Al momento non è possibile acquistare obbligazioni (o anche azioni) ma chi volesse diversificare in renminbi (o yuan), la valuta cinese, beh può farlo. Grazie a un conto corrente multivalutario.
Gli impiegati cinesi, a parte il fluente italiano, forniscono spiegazioni e foglio informativo con tutte le spese nel dettaglio. Grande disponibilità a spiegare le spese fisse per un c/c multivalutario in Boc: nel documento, oltre ai 15 euro per la tenuta conto e al bollo di 34,20 euro (c/c privati), ci sono anche 40 euro di costi fissi annui per il conteggio di interessi e competenze; una spesa quest'ultima che viene scontata di 30 euro se il c/c resta aperto per 6 mesi. Inoltre in Boc è possibile usufruire dell'home banking, assegni, bonifici. C'è anche il servizio delle cassette di sicurezza (canone annuo 4 euro per decimetro cubo, compresa un'assicurazione del valore commerciale di 5mila euro).
Le spese fisse di Icbc ammontano a 12 euro per la tenuta conto e nel prospetto l'Isc (indicatore sintetico di costo), prima voce del foglio informativo, è pari a 44 euro (per 112 operazioni annue). Anche qui vi è il conto corrente multivalutario in cui vi è la divisa cinese. Possibili pure i bonifici. A differenza della concorrente Boc, al momento Icbc non possiede un servizio di home banking e non consente l'utilizzo degli assegni.

v.dangerio@ilsole24ore.com
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04/02/2012
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