La Cina ama gli inverter italiani
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La Cina ama gli inverter italiani

La Cina ama gli inverter italiani

Imola. E.Santerno
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Come vendere il ghiaccio al Polo Nord. Nella fabbrica mondiale dei pannelli fotovoltaici, vale a dire la Cina, il cuore logico degli impianti, cioè gli inverter, sono sempre più spesso italiani.
Fra le eccellenze degli inverter made in Italy, dal l'americana Power-One che ha una maxi-fabbrica a Terranova Bracciolini (Arezzo) al Gruppo Bonfiglioli, spicca Elettronica Santerno del Gruppo Carraro, selezionata dall'Osservatorio Nomisma Energia - Il Sole 24 Ore per la sua spiccata internazionalizzazione.
Oggi siamo il quarto fornitore di inverter per progetti fotovoltaici in Cina - spiega l'amministratore delegato, Marco Tecchio –. Entro la fine del 2011 in Cina ci saranno impianti per circa 100 Mw installati grazie a componenti di nostra produzione». Come vendere il ghiaccio al Polo Nord, appunto.
Il boom del business in Cina sta suggerendo investimenti rilevanti. «Per l'inizio del 2012 abbiamo in programma una base produttiva in Cina, paese dove siamo già presenti con i nostri uffici di vendita a Shanghai – spiega Tecchio –. La nuova fabbrica avrà l'obiettivo di supportare al meglio i volumi crescenti del nostro business nel mercato cinese. Ora puntiamo all'India».
Elettronica Santerno, operativa dal 1970 e con sede principale a Imola, negli ultimi anni ha spostato con decisione l'asse sulle fonti rinnovabili: è specializzata nella produzione, installazione e manutenzione degli inverter, ossia di quei dispositivi in grado di convertire la corrente elettrica da continua ad alternata. Santerno sviluppa i propri prodotti in modo autonomo, basandosi su un know-how tecnologico consolidato nel corso degli anni e su una serie di brevetti proprietari.
L'azienda guidata dall'ad Marco Tecchio investe in ricerca e sviluppo circa il 4% del proprio fatturato. Nel 2006, grazie all'ingresso nel gruppo Carraro, Santerno ha potuto ampliare le proprie strategie di mercato ed estendere il proprio network in Cina e in India.
E proprio per valorizzare le potenzialità della società, gruppo Carraro ha affidato a Morgan Stanley il compito di cercare un partner, finanziario o industriale, interessato a entrare nel capitale di Santerno (società che nel 2010 ha fatturato 144 milioni).
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26/09/2011
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