Roma, 23 mar. - Dotare gli studenti di strumenti operativi ed efficaci per affrontare il mercato cinese: questo promette il Master in Global Management organizzato da un partenariato degli atenei di Napoli L'Orientale, Roma Tre e Ca'Foscari di Venezia , - firmatari del titolo congiunto rilasciato al termine dei corsi - e coordinato quest'anno dalla professoressa Marisa Siddivò. Aperto a chiunque sia in possesso di un titolo di laurea di secondo livello - o quadriennale - il Master, attraverso un ciclo annuale di 300 ore di lezione frontale e tre mesi di stage presso imprese operanti in Cina e in Italia, si propone di formare personale qualificato in grado di supportare aziende ed enti istituzionali nella gestione dei rapporti con la Cina. I moduli riguardano, per lo più, gli aspetti giuridico-economico presentati da docenti esterni provenienti da altre Università e da esperti di economia. "Quest'anno - spiega la prof.ssa Siddivò - verrà prestata particolare attenzione all'approccio comparativo: se parliamo di gestione d'imprese, ad esempio, non verrà solo illustrata la situazione cinese ma anche quella italiana che molto spesso si rischia erroneamente di dare per scontata". Alle conoscenze economiche si aggiungono poi quelle linguistiche: sono previsti infatti corsi di cinese mandarino base per coloro che sono digiuni della lingua e corsi più avanzati per gli studenti provenienti da un corso di laurea di lingua cinese intenzionati ad arricchire la propria formazione umanistica con nozioni di management. Giunto alla terza edizione, il Master abbandona la capitale e si trasferisce all'Università Orientale di Napoli, il più antico centro Studi per l'Asia che può vantare una vastissima biblioteca ricca di testi riguardanti la Cina in lingua originale e non. L'edizione ricalca in gran parte l'esperienza maturata a Roma negli anni scorsi ma al programma standard si aggiungono una maggiore coerenza dei moduli, continue prove di verifica volte a testare l'effettiva partecipazione e preparazione degli studenti e una maggiore flessibilità alle esigenze degli iscritti. "Il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane - spiega ancora la prof.ssa Siddivò - è più lento rispetto a quello intrapreso dagli altri Paesi. Solo ultimamente l'Italia ha compreso l'importanza di varcare il mercato cinese con capitale economico ma soprattutto con capitale umano qualificato, che non solo conosca le dinamiche del Paese ma che sappia anche armonizzare il rapporto tra le due parti in modo da soddisfare le richieste del governo cinese, sempre più interessato a selezionare operatori commerciali in base al loro rating e al contributo che possono offrire in termini di know-how.". Ed è questa infatti la figura professionale che si sta delineando attraverso un tale offerta formativa: figura ancora impegnata con gli stage della scorsa edizione ma che, assicura la professoressa Siddivò, avrà ottime possibilità di essere assorbita dalle imprese presso cui è in prova.
Le iscrizioni al Master in Global Management sono riservate ad un numero massimo di 30 studenti e sono aperte fino a fine aprile.
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