Shanghai, 26 lug. – Si alza il sipario su una nuova mostra al Padiglione Italiano: "L'Italia degli innovatori", promossa dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione e dal di Commissariato Generale del Governo per l'Expo di Shanghai 2010, porta a Shanghai lo stato dell'arte della tecnologia italiana rivolta al miglioramento della qualità della vita. "L'Italia è spesso considerata come il Paese della moda, del design, dell'arredamento, dell'alimentazione; tuttavia, non è solo questo. È anche e soprattutto un Paese in cui la tradizione si concilia con l'innovazione", dice il Commissario Generale per l'Expo, Beniamino Quintieri. La mostra, in linea col tema dell'Expo "Better City - Better Life", è stata organizzata per dare visibilità al genio creativo dei ricercatori italiani, che spesso fanno innovazione in modo autonomo e all'interno di piccole realtà, diversamente da quanto accade negli altri Paesi industrializzati, dove i progressi tecnologici sono frutto della cooperazione tra grandi multinazionali, centri di ricerca e università. Dopo il saluto e l'introduzione del Commissario Generale, è stato Renzo Turatto, Dirigente del Dipartimento della Digitalizzazione e Innovazione del ministero della Pubblica Amministrazione, ad addentrarsi nella descrizione dei contenuti della mostra.
"I 265 progetti, suddivisi e raccolti per differenti settori di applicazione (edilizia, architettura e urbanistica, ambiente, salute, comunicazione e media, mobilità, e-government e servizi al cittadino, sicurezza, conservazione del patrimonio storico, protezione civile) – ha spiegato Turatto – sono stati selezionati da una giuria di esperti che ha analizzato accuratamente tutte le 464 domande di partecipazione pervenute da imprese private e consorzi (80%) e da realtà pubbliche, quali università, centri di ricerca, parchi scientifici e tecnologici (20%)". In chiusura è intervenuto Antonio Cianci, consigliere del ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione. Coadiuvato da un filmato, Cianci ha presentato 10 celebri innovazioni che hanno fatto la storia dell'Italia e che hanno contribuito a rendere il mondo quello che è oggi. "Noi italiani abbiamo inventato il telefono con Meucci, ma anche la prima scheda prepagata, e le Sim card che oggi sono diffuse ovunque sono un'invenzione italiana. L'Olivetti ha inventato il primo personal computer e sempre italiano è l'inventore del formato di compressione Mp3 che oggi consente l'ascolto della musica in tutto il mondo" ha riepilogato Cianci. Oltre alla mostra – a Shanghai fino al 7 agosto – le prossime due settimane dedicate all'innovazione prevedono una fitta agenda di appuntamenti tra imprese italiane e cinesi, e un variegato programma di visite presso i principali parchi scientifici e tecnologici di Shanghai.
Una scelta particolarmente azzeccata quest'ultima, dato che in Cina, grazie ai fondi e al sostegno dimostrato dal Governo, queste strutture rappresentano non soltanto i laboratori per le nuove invenzioni, ma anche gli apripista per il mercato locale; alla presenza del ministro Renato Brunetta, infine, il primo agosto si svolgerà un workshop sul ruolo della Pubblica Amministrazione come motore di sviluppo dell'innovazione. "Analisi economiche accreditate ammoniscono che dopo la contrazione dei flussi commerciali registrata nei mercati internazionali negli ultimi mesi, il motore dell'economia globale ripartirà – dice Turatto – e chi avrà investito in innovazione e tecnologia avrà maggiori possibilità di affermarsi e di conquistare fette di mercato". Per cogliere le opportunità offerte dal mercato del Dragone, conclude Cianci, l'Italia deve rifarsi alla traduzione cinese del proprio nome: "Yidali" ovvero "trarre vantaggio dalle grandi idee".
OLTRE ALL'INNOVAZIONE, LA MUSICA
Dopo l'innovazione, spazio alla musica. Nella serata di sabato un concerto dei Pet Conspiracy – gruppo electro-rock sino-italiano – ha animato la piazza Europa presso il parco Expo. E L'Italia torna in scena stasera con il concerto di Giorgia Fumanti, soprano italiano di fama internazionale che si esibirà presso lo Shanghai Concert Hall. "Essere qui a Shanghai è per me un grande onore e un grande premio dopo anni di sacrifici" ha affermato l'artista, che oltre al concerto è legata a doppio filo all'Expo per aver inciso – assieme a Gino Paoli – l'Inno del Padiglione Italiano. Conosciuta più all'estero che in Italia, Giorgia Fumanti è un volto noto al pubblico cinese. Spesso invitata a prendere parte a programmi televisivi del Dragone, tra le sue esibizioni più celebri a quella per la cerimonia di chiusura delle Special Olympics nel 2007. "In quell'occasione eravamo cinque cantanti a rappresentanza dei cinque continenti, e io rappresentavo l'America in virtù della mia residenza canadese. Provavo una sensazione strana – ha ricordato la Fumanti – stavolta in veste di rappresentante dell'Italia all'Expo mi sento più a mio agio". "Un ritorno alle origini, un cerchio che si chiude, nonché un grande onore e una grande soddisfazione personale" ha concluso il soprano.
di Giulia Ziggiotti
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