Di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 22 giu. - La Cina aggiunge un altro tassello alla cooperazione con le istituzioni finanziarie della via della Seta che unisce Cina ed Europa. La European Bank of Reconstruction and Development promette di lavorare a stretto contatto con la Asian Infrastructure Investment Bank per lo sviluppo congiunto di progetti infrastrutturali, ha confermato il presidente del gruppo Suma Chakrabarti, che sarà in Cina a partire dal 26 giugno prossimo. L'obiettivo per i primi mesi di attività del nuovo soggetto finanziario di infrastrutture asiatico è quello di arrivare ad almeno due progetti di cooperazione co-finanziati da Ebrd e Aiib. "Naturalmente possiamo fare anche altre cose insieme - ha spiegato Chakrabarti - ma i progetti saranno un buon modo per cominciare".
La cooperazione tra i due soggetti è ancora difficile da quantificare in termini di investimenti, secondo gli analisti del settore. La visita di Chakrabarti avrà lo scopo di mettere a punto alcuni punti fermi della relazione tra i due istituti finanziari regionali. Il tema della governance e degli standard da seguire per la realizzazione di progetti congiunti saranno tra gli argomenti che verranno toccati durante la visita del presidente di Ebrd. Chakrabarti si incontrerà con i vertici della Aiib, con cui discuterà anche delle collaborazioni in aree geografiche dove opereranno entrambi gli istituti, dopo che l'Aiib diventerà operativa.
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, nata nel 1991, opera oggi in trenta Paesi dell'Europea meridionale e centrale e dell'Asia centrale, coprendo una fetta di territorio che rientra anche nel progetto di sviluppo infrastrutturale della nuova via della seta cinese. La possibilità di cooperazione con la Asian Infrastructure Investment Bank, ha continuato il presidente di Ebrd, è data anche dalla struttura simile dei due gruppi. Le possibilità di collaborazione esistono nei settori degli investimenti sulle aziende municipalizzate, come quelle relative alla gestione dei rifiuti, al trattamento delle acque, fino al trasporto pubblico e all'illuminazione stradale. La due diligence per la collaborazione tra i due soggetti finanziari, scrive oggi il quotidiano China Daily, sarà affidata allo European Regional Development Fund.
Contestata negli scorsi mesi sotto il profilo della trasparenza nella governance, da parte soprattutto degli Stati Uniti, la Aiib è stata più volte difesa dalla Cina, la maggiore azionista del soggetto finanziario che conta 57 Paesi aderenti, tra cui l'Italia. Pechino ha riaffermato più volte la natura del nuovo soggetto finanziario asiatico che dovrebbe essere attivo già entro fine anno. "Lo scopo della realizzazione della Aiib - aveva sottolineato nei giorni scorsi il portavoce del Ministero degli Esteri, Lu Kang - è quello di aiutare le economie in via di sviluppo di questa regione risolvere davvero alcune difficoltà reali e a guidare la regione verso lo sviluppo e la prosperità".
22 giugno 2015
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