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La sua in effetti è una storia atipica. Nato a Brooklyn, parte da bambino con la famiglia per l'Africa - Zimbabwe e Zambia - poi per l'India, dove il padre lavorava per la Fondazione Ford. Poi in Thailandia, dove "Tim" fa tutto il liceo alla scuola internazionale di Bangkok. Ma quando si laurea in affari internazionali in America, Geithner studia il mandarino. Infine Geithner guarda alla Cina per pragmatismo. E questo lo ha detto chiaramente a Pittsburgh quando è spuntato all'improvviso alla Casa Bianca viaggiante per un incontro fuori programma con noi giornalisti al seguito: «Per la prima volta abbiamo parlato del nuovo ruolo del G20 con la Cina in luglio...ci siamo intesi, a quel punto convincere gli altri a seguire è stato più facile...». Ecco, il G2, diventa il primo livello di consenso economico: se vogliono, insieme possono fare tutto. Chissà, forse anche rafforzare il renmimbi. Un Bene? Un male? Credo che alla fine sia un bene: la governance senza leadership non andrebbe da nessuna parte. La vera differenza è che da oggi sappiamo per stessa ammissione del suo segretario al Tesoro che l'America, da sola, non ce la fa.
mplatero@ilsole24ore.us
10/10/2009
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