di Eugenio Buzzetti
Pechino, 4 lug. - Cominceranno domani gli esercizi navali cinesi nel Mare Cinese Meridionale, a una settimana dal verdetto del Tribunale Arbitrale Internazionale dell'Aia sulle dispute di sovranità in corso con le Filippine. Gli esercizi navali termineranno il prossimo 11 luglio e riguarderanno un area a est dell'isola tropicale cinese di Hainan che comprende anche le isole Paracel, contese con Vietnam e Taiwan.
Anche se l'arcipelago non è coperto dal verdetto che sarà pronunciato all'Aia, la decisione della Maritime Safety Administration cinese di procedere con gli esercizi navali arriva a pochi giorni dal verdetto dell'Aia, che Pechino ritiene senza valore. Venerdì scorso, in occasione delle celebrazioni per il 95esimo anniversario dalla fondazione del Partito Comunista Cinese, Xi Jinping aveva affermato che Pechino non intende "sbandierare la propria forza militare" ma anche che la Cina non è disposta a scendere a compromessi sulle questioni di sovranità.
Un editoriale pubblicato oggi dal quotidiano China Daily, sottolinea anche quelli che Pechino considera i possibili effetti negativi del verdetto che uscirà dal Tribunale Arbitrale Internazionale il prossimo 12 luglio. "Se la maggior parte dei Paesi accetterà la maniera in cui le Filippine hanno gestito la disputa con la Cina", il ricorso al tribunale dell'Aia "potrebbe diventare la norma di gestione delle dispute marittime tra i vari Paesi e sarebbe estremamente deleterio per il diritto marittimo". A preoccupare Pechino sono anche gli ultimi sviluppi internazionali legati al Mare Cinese Meridionale, tra cui cita le incursioni navali statunitensi degli ultimi mesi e "l'attitudine di alcuni Paesi al G7" nei confronti di Pechino, come fattori che potrebbero "influenzare la situazione nella regione".
04 LUGLIO 2016
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