ISOLE CONTESE: 40 CACCIA CINESI SU STRETTO MIYAKO, TOKYO "VIGILA"

Roma, 26 set. - Il Giappone restera' vigile e osservera' attentamente le manovre militari di Pechino dopo che oltre 40 aerei militari cinesi hanno sorvolato domenica lo stretto che divide le isole giapponesi di Okinawa da quella di Miyako, nel Mar Cinese Orientale, dove e' in corso da tempo un'aspra disputa territoriale sulle isole Diaoyu (Senkaku per il Giappone), di cui la Cina rivendica la sovranita' in aperta sfida con Tokyo. La conferma del pattugliamento arriva da un comunicato del Ministero della Difesa cinese pubblicato online.

 

Secondo quanto riferisce il portavoce dell'aeronautica militare Shen Jinke all'agenzia Xinhua, la Cina ha inviato "bombardieri e aerei da combattimento di vario tipo" (Su-30, H-6K) per condurre "esercitazioni militari di routine nell'Oceano pacifico", senza tuttavia violare lo spazio aereo nipponico. I 40 caccia, ha aggiunto Shen, hanno inoltre compiuto un passaggio sui cieli dell'ADIZ (Zona di identificazione aerea di Difesa), un'area esclusiva di Difesa aerea nel Mar cinese orientale creata unilateralmente da Pechino nel novembre del 2013, suscitando le polemiche dei vicini asiatici e degli Stati Uniti.

 

Immediata la reazione del Giappone, il cui ministro della Difesa ha detto che si tratta della prima volta che dei caccia cinesi sorvolano lo stretto di Miyako. Il capo di Gabinetto Yoshihide Suga ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che nonostante Pechino non abbia violato lo spazio aereo giapponese, Tokyo continuera' a vigilare il proprio spazio aereo, aumentando i controlli al fine di respingere eventuali "intrusioni" e facendo appello al "diritto internazionale e alle forze di autodifesa giapponese" (Jieitai, le forze armate unificate create nel 1954).

 

La mossa cinese arriva dopo le recenti dichiarazioni del ministro della Difesa giapponese Tomomi Inada. Questi aveva annunciato il crescente impegno del Giappone a condurre operazioni congiunte con la marina statunitense nel Mar Cinese Meridionale, facendo infuriare Pechino che rivendica la sovranita' sulla quasi totalita' delle isole. Proprio nei mesi scorsi, il primo ministro giapponese Shinzo Abe aveva aspramente criticato la scelta di Pechino di respingere il verdetto della Corte permanente di Arbitrato dell'Aia, che aveva negato ogni diritto alla Cina su un'ampia porzione del Mare Cinese Meridionale, a favore delle Filippine. Abe ha piu' volte ribadito che le rivendicazioni cinesi sono prive di base giuridica.

 

26 SETTEMBRE 2016

 

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