iPHONE4S IN VENDITA DA MARZO,ACCORDO APPLE-CHINA TELECOM

iPHONE4S IN VENDITA DA MARZO,ACCORDO APPLE-CHINA TELECOM

di EugenioBuzzetti

 

Pechino, 21feb. - Apple e China Telecom hannofirmato un accordo per vendere dal 9 marzo prossimo il nuovo iPhone 4S in Cina.Nel corso della mattinata, dopo la notizia dell'accordo raggiunto con Apple, iltitolo China Telecom ha guadagnato il 2,3% alla Borsa di Hong Kong. Dopo ideludenti risultati degli ultimi due trimestri, in cui il numero diutilizzatori di smartphone della Apple in Cina era sceso a una quota di mercatodel 7,5% nel periodo ottobre dicembre 2011, il gruppo californiano aveva subitoil sorpasso da parte degli utenti di smartphone prodotti dall'azienda cineseZTE, leader assieme a Huawei nel mercato locale. "La quota di mercato degliiPhone della Apple in Cina - spiega alla Reuters Jane Wang, analista dellasocietà di consulenza Ovum - si rinsalderà dopo questo accordo".

 

Gli utenticomplessivi di telefonia mobile in Cina sono oltre 987 milioni. Con questoaccordo, China Telecom diventerà il secondo operatore nel mercato dellatelefonia mobile in Cina. Il gruppo di Cupertino ha finora firmato accordi condue dei tre maggiori operatori di telefonia mobile cinesi, China Unicom, cheaveva immesso sul mercato l'iPhone nell'ottobre 2009, e appunto China Telecom.Solo con China Mobile, il più grande di questi, con oltre 600 milioni diutenti, non è stata trovata un'intesa. China Mobile usa una tecnologia 3Gdenominata TD-SCDMA non supportata dagli iPhone. Un accordo con Apple potrebbearrivare verso la fine del 2012 o l'inizio del 2013, al termine del periodo disperimentazione della tecnologia 4G TD-LTE che dovrebbe servire da apripistaper raggiungere l'intesa con il gruppo di Steve Jobs.

 

China Telecom è la piùpiccola dei tre grandi operatori di telefonia mobile in Cina e viene valutata46 miliardi di dollari, ma nei primi nove mesi del 2011 ha visto crescere ilproprio utile netto del 10% raggiungendo quota 13,8 miliardi di yuan, superandola crescita delle dirette concorrenti, China Mobile (+5,4%) e China Unicom(+0,2%).

 

L'accordo tra Apple e China Telecom dovrebbe portare i diretticoncorrenti cinesi dell'azienda di Cupertino, ZTE e Huawei, a posizionarsinella fascia più alta del mercato, presentando smartphone con sempre maggiorifunzioni. "China Telecom - rivela Kelvin Ho, analista a Yuanta Securities -distribuirà finanziamenti a questo tipo di prodotti per spingere le vendite equesto avrà un forte impatto sui profitti di quest'anno. Mi aspetto chel'accordo abbia un positivo impatto sui risultati finanziari di China Telecomdel prossimo anno". Gli analisti avevano previsto che China Telecomavrebbe venduto nel corso del 2012 circa 1,4 milioni di iPhone se il gruppoavesse raggiunto un accordo con l'azienda guidata da Tim Cook entro il maggio prossimo. 

 

Nellescorse settimane la Apple era rimasta coinvolta in una disputa legale conun'azienda locale, la Proview Technology, sull'utilizzo del nome iPad. LaProview aveva acquistato i diritti per lo sfruttamento in Cina del nome iPadnel 2001. La Apple, invece, aveva acquistato il diritto a usare il nomeiPad da una azienda affiliata alla Proview Technology di Shenzhen, la ProviewTaipei di Taiwan, che aveva registrato il nome in diversi Paesi nel 2000.Il tribunale aveva dato torto al gruppo di Cupertino e nei giorni scorsierano cominciati i sequestri in diverse province cinesi dei tablet con il logodella mela morsicata. Venerdì scorso un'altra sentenza aveva stabilito ilsequestro di iPad da una catena di negozi di informatica e la Proview è tornataall'attacco con la richiesta di bloccare la vendita di iPad in altre quarantacittà cinesi. Nella giornata di domani, poi, un tribunale di Shanghai si dovràpronunciare sulla richiesta della Proview di bloccare la vendita di iPad nellacittà. A Shanghai hanno sede tre dei cinque Apple Store presenti in Cina.L'azienda californiana, in caso di sentenza sfavorevole, avrà comunque ildiritto di ricorrere in appello. Per il 29 febbraio è invece previsto l'iniziodel procedimento di appello nella provincia meridionale del Guangdong perl'utilizzo del marchio iPad. 

 

Il gruppo di Steve Jobs è andato incontro direcente anche a forti pressioni a livello internazionale per le condizioni dilavoro delle aziende fornitrici in Cina, in particolare la Foxconn, che con isuoi 1,2 milioni di dipendenti assembla il 40% di smartphone, computer e altristrumenti elettronici venduti a livello mondiale. Settimana scorsa, per fermarele critiche, la Apple aveva chiesto a un gruppo che difende i diritti deilavoratori di ispezionare le fabbriche dove i prodotti che portano il suomarchio vengono assemblati per verificare le condizioni di lavoro e il mesescorso, per la prima volta, l'azienda di Cupertino ha reso noti i nomi dei suoi156 fornitori, con una scelta di trasparenza su dati fino ad allora consideratisensibili. Nei giorni scorsi la Foxconn ha annunciato un aumento dei salari peri propri dipendenti fino a raggiungere i 400 dollari al mese (poco più di 300euro).

 

 

 

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