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Sinceramente, ad oggi, poche sono state le occasioni di cooperazione bilaterale tra i due Paesi in questo particolare settore. Da quando
Anche in questo caso direi che sono stati numerosi e che ora bisogna analizzare i singoli progetti e valutare quali corrispondano meglio alle necessità della Cina. Sicuramente l'intera Urban Best Practices Area (UBPA) ha apportato diversi spunti di riflessione. Pudong e i Padiglioni nazionali, seppur in linea con il tema dell'Expo, sono stati invece pensati più per il pubblico di visitatori.Anche se non direttamente correlato alle sue funzioni all'interno del Ministero per gli alloggi e lo sviluppo delle aree urbane e rurali, vorrei porle un paio di domande di respiro più generale.
Il governo centrale ha già definito la 'road map' per lo sviluppo sostenibile, all'interno della quale troviamo anche le linee guida per la 'green economy' e il 'green building'. Dal centro alla periferia, dalle grandi metropoli alle città di seconda e terza fascia, la volontà è quella di uniformarsi al modello della 'low carbon city'. Risparmio energetico, efficienza energetica, utilizzo di fonti energetiche alternative, protezione e salvaguardia dell'ambiente: questi sono tutti pilastri portanti delle linee guida dettate dal governo per lo sviluppo sostenibile. Passando dalle parole ai fatti, credo che la difficoltà maggiore sia cambiare la mentalità delle persone. Negli ultimi trent'anni, il modello economico cinese è stato votato alla crescita, e questa è avvenuta per mezzo di uno sfruttamento energetico troppo elevato e poco rispettoso dell'ambiente. Sarà difficile intervenire ora a modificare la mentalità e, di riflesso, il comportamento della popolazione e invitare i cittadini a riflettere sul rapporto costi/benefici di questo modello di crescita. Più aperti e ricettivi al nuovo paradigma della sostenibilità e del nuovo modello di sviluppo economico sono – a mio avviso – i giovani. In questa prospettiva, le università – seppur presentino ancora un'impostazione tradizionale che dovrebbe essere svecchiata – giocano un ruolo chiave. Una seconda e non meno importante criticità da soppesare è l'impatto che questa trasformazione avrà sulla società. Lo sviluppo sostenibile passa attraverso un nuovo modello di sviluppo economico e attraverso l'utilizzo di nuove fonti energetiche: non si tratta di un cambiamento prettamente tecnico, ma anche produttivo e occupazionale. Pertanto, per salvaguardare l'ordine sociale, il percorso lungo il sentiero della sostenibilità dovrà essere graduale.Un altro grande problema che attanaglia
Se scattassimo una fotografia alla Cina, vedremmo che il Nord soffre per la carenza d'acqua, mentre il Sud perché l'acqua è inquinata. Nell'undicesimo piano quinquennale si affrontavano già queste due questioni e in merito due erano i principali obiettivi del governo: il risparmio delle risorse idriche e la prevenzione dell'inquinamento delle stesse, soprattutto al fine di garantire la sicurezza dell'acqua potabile. Su questi fronti qualche risultato è già stato ottenuto, ma molto lavoro resta ancora da fare e sarà programmato all'interno sia dal dodicesimo che, probabilmente, dal tredicesimo piano quinquennale.
di Giulia Ziggiotti
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