Singapore, 15 mar. - Per lo zodiaco cinese, il 2011 è l'Anno del Coniglio d'Oro – un anno fortunato secondo la tradizione, durante il quale si potrà riprendere fiato. Con la ripresa dell'economia cinese del 2010 e una domanda interna in forte espansione, per l'industria cartaria cinese si sta certamente delineando un buon anno, ma non dipenderà solo dallo zodiaco se in Cina le imprese del settore della carta si potranno rilassare. Si ritiene che il 2011 – anno d'inizio del XII Piano quinquennale della Cina – rappresenterà l'esordio di un periodo di trasformazione strategica per l'industria. Nonostante le sfide da affrontare sia nel mercato interno sia nei mercati dell'export, è probabile che le aziende cartarie ne usciranno rafforzate. Tuttavia, alcune dolorose modifiche saranno necessarie.
Sulla scena mondiale, i concorrenti nelle tradizionali roccaforti dell'industria della carta, quali Europa e Stati Uniti, hanno eretto barriere commerciali al fine di indebolire la posizione dei prodotti d'importazione. L'industria cartaria cinese è già stata oggetto di dazi elevati negli Stati Uniti, nonostante la mancanza di elementi che dimostrino pratiche scorrette. In Europa, esperti del settore si chiedono se una decisione simile sia da interpretare come conseguenza dell'inchiesta di dumping in corso e di insinuazioni dell'esistenza di sussidi da parte della concorrenza. Se una tale decisione dovesse essere presa, riteniamo che i dazi danneggeranno molte altre imprese in Europa, che confidano su un mercato della carta competitivo ed economicamente autonomo.
Zhao Wei, Segretario Generale dell'Associazione Cartaria Cinese, in precedenza ha commentato sull'inchiesta: "Credo che l'indagine sia più di carattere politico che economico o commerciale". Questo potrebbe anche essere vero; ma il reale problema è se le aziende europee e americane siano disposte a comprendere il modello commerciale che le aziende cartarie cinesi stanno seguendo e se si rendano conto che il libero mercato è la miglior strada da intraprendere anziché costruire barriere commerciali.
L'industria cartaria in Asia è criticata da vari gruppi a causa di una mancanza di comprensione delle complesse implicazioni economiche e sociali sul territorio. In realtà, le imprese cartarie cinesi leader del settore hanno investito molto nel passato e hanno costruito fabbriche a regola d'arte per essere in grado di creare prodotti sempre di alta qualità per clienti esigenti a livello mondiale. I produttori cinesi spesso sono molto più avanzati rispetto alle loro controparti occidentali: non solo in termini di produzione, ma anche in ambiti quali la cattura del carbonio, il risparmio energetico, e altre norme ambientali.
Inoltre, il governo centrale cinese sta spingendo per ottenere ulteriori risparmi energetici e una riduzione dell'inquinamento, e ha lanciato negli anni scorsi una serie di nuove politiche con l'obiettivo di eliminare impianti di produzione obsoleti. Sul fronte interno, queste nuove politiche, insieme a una domanda interna in forte espansione, basata su una crescita media annuale del 10% a partire dal 2000, porteranno a un riallineamento delle quote di mercato. Per anni, APP (Asia Pulp & Paper) ha promosso la pratica dell'integrazione "Plantation-Pulp-Paper" e si è impegnata a migliorare l'efficienza, la qualità del prodotto e le prestazioni ambientali.
E' auspicabile che sempre più aziende cartarie in Cina e all'estero aderiscano e prestino maggiore attenzione agli effetti a lungo termine, sia economici sia ambientali, della produzione di carta. Ritengo che l'industria non possa sopravvivere senza essere sostenibile, e coloro che maggiormente riconoscono la validità di questo argomento sono proprio gli operatori dell'industria della carta! Mi auguro che l'Anno del Coniglio ci porti a una svolta, e che si inizi a riconoscere l'importante lavoro che l'industria cartaria sta portando avanti.
di Zheng Rui
Senior Director Head of Marketing & Strategy Planning Department APP China
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