In Cina inizia la corsa al Far West
«L'asticella - commenta da Pechino l'ambasciatore Attilio Massimo Iannucci - però si è alzata anche per gli amici cinesi. Il Paese, che si appresta ad affrontare una fase meno smagliante del passato, ha davanti a sè sfide enormi, in presenza di una società di 1 miliardo e 350 milioni di persone che si modernizza, si urbanizza, mantenendo, per ora, una forte polarizzazione del reddito e presentando talune tensioni sociali». Ovvio che si punti ad attrarre investimenti nelle aree meno sviluppate».
Il Far West ormai rappresenta l'alternativa alle aree più densamente industrializzate e urbanizzate della costa, un'alternativa fondamentale per il riequilibrio del Paese. Bisogna pensare all'incognita delle minoranze etniche: il Sichuan confina a Ovest con l'area metropolitana di Chongqing, lo Xinjiang e l'Inner Mongolia sono aree nelle quali gli insediamenti sono più che favoriti per controllare le minacce uigure e le proteste filotibetane.
L'invito a guardare con attenzione in quelle aree è arrivato anche dall'ambasciatore cinese Ding Wei: nel suo discorso all'Università di Bologna tenuto insieme a Romano Prodi sul futuro della Cina, ha sottolineato il grande apporto che l'Italia può dare proprio in quelle aree, lì c'è bisogno di creatività e di competenze specifiche tutte italiane.
Ma è un dato di fatto. Le presenze italiane, non troppo elevate in tutto il Paese, in quelle aree si assottigliano. Quelle finanziate da Simest superano il centinaio, ma spostando l'obiettivo dalla costa al centro a Chongqing, in Inner Mongolia o Xinjiang le realtà si contano sulle dita di una mano. Dice Massimo d'Aiuto, amministratore delegato di Simest: «Il vero problema è che queste aree non sono servite a sufficienza dal punto di vista logistico. Tutto diventa complicato, ma le opportunità ci sono e noi dovremo attrezzarci a sfruttarle».
Carmine Biello è tra i pochi italiani, per conto di Merloni Progetti, di cui è amministratore delegato, ad aver messo un piede nell'area più densamente popolata di tutta la Cina, oltre 30 milioni di persone, una barriera frangiflutti per frenare le ondate umane che migrano verso le megalopoli della costa. Biello è in missione in quell'area: «Poco fuori Chongqing stiamo costruendo un impianto per lo smaltimento di batterie, quello preesistente era molto inquinante, siamo riusciti a sfruttare l'obiettivo del riciclo imposto dalle autorità centrali e gestito da quelle locali».
Due anni fa un'importante missione di sistema cui ha partecipato Confindustria ha fatto tappa anche a Chongqing. Uno sforzo che, al momento, non ha ancora prodotto i risultati attesi. Sono appena due i pesi massimi attivi nell'area, Iveco e Ansaldo (Finmeccanica). La prima ha siglato una joint venture per la produzione di camion, la seconda sta dando un contributo tecnologico alla metropolitana leggera.
Toccherà ai piccoli e medi imprenditori trovare la voglia di investire lì. «Confesso che qui ho trovato un'aria speciale che altrove in Cina non c'è più», dice Marteen Klassen, lighting designer australiano, collaborazioni con IGuzzini e qui una commessa per le luci di un mall dalle dimensioni enormi. Lelio Gavazza sta girando in città meno conosciute per ampliare la rete dei negozi Bulgari: «A Hohhot, nell'Inner Mongolia, mi si è aperto un mondo, tutta un'altra Cina».
E lo Xinjiang? È in mano agli sperimentatori. Sette renminbi per un litro di urina di cavalla gravida allevata allo stato brado. Tanto costerà alla Friulchem spa di Vivaro, in provincia di Pordenone, impresa specializzata nella produzione di principi attivi (è iscritta ad Aschifarma, una sezione di Federchimica) la materia prima necessaria a produrre la base per un nuovo farmaco contro l'osteoporosi innescata dall'alterazione degli estrogeni circolanti causata da eventi come la menopausa. «Soldi ben spesi», fa intendere il presidente e business developer Disma Mazzola che ha individuato in un'area a Ovest dello Xinjiang, a Yining, Ghulia in linguaggio uiguro, ai confini con il Kazakistan, il luogo giusto. Il negoziato con Simest (e Sace) per il finanziamento è a buon punto.
Dilma Mazzola (e la sua Friulchem) non sa ancora che il nuovo catalogo degli investimenti cinesi "benedice" iniziative come queste. Lui ricorda che era a Yining quando si è verificato nel 2007 il primo focolaio dei tumulti uiguri. «Ma ci hanno subito messi in sicurezza», ricorda, con l'aria di chi a queste cose ci ha fatto il callo.
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L'ATTRATTIVITÀ DELLA REGIONE
LE TASSE
Tra gli incentivi fiscali segnaliamo l'aliquota al 15% per quella ordinaria sui redditi societari, a differenza del 25% in vigore per tutti i soggetti giuridici. Inoltre, va sottolineata la durata: ben cinque anni di benefici fiscali, da contare a partire dalla data di costituzione della società
15%
L'aliquota ridotta
Sul resto del territorio l'aliquota applicata alle società è più alta del 10%
RATING MONDO & MERCATI
ALTO
LA PRESENZA STRANIERA
Arriva al 6% del totale delle imprese presenti sul territorio cinese la percentuale di imprese straniere presenti anche nella Cina Occidentale. Si tratta di un livello ancora molto basso, che spiega i potenti incentivi messi in campo per cambiare registro
6%
Gli stranieri nel Far West
Sono ancora pochi gli stranieri ad aver sperimentato l'Ovest come meta per gli investimenti
RATING MONDO & MERCATI
BASSO
LE INFRASTRUTTURE
Il Governo di Pechino ha effettuato sul West lo sforzo maggiore per quanto riguarda i benefici a livello di infrastrutture: ammontano a ben 100 miliardi di dollari gli investimenti del Governo centrale in 23 nuove infrastrutture-progetti nelle regioni meno sviluppate dell'Ovest
100
Investimenti miliardari
In dollari, il Governo di Pechino ha puntato decisamente sullo sviluppo dell'Ovest
RATING MONDO & MERCATI
BASSO
LE RISORSE NATURALI
In dollari a parità di potere d'acquisto (2010)
La ricchezza di risorse di regioni come lo Xinjiang o di aree più vicine al Tibet (Ngari vanta 2500-3800 ore annuali di sole che assicurano la capacità più alta al mondo per accumulo di energia solare) giustificano l'attrazione di investimenti legati a fattori naturali
3.800
Le ore di luce vicino al Tibet
In un anno è questo il range di ore di luce nelle aree tibetane utili per energie rinnovabili
RATING MONDO & MERCATI
ALTO
I DIRITTI DI PROPRIETA'
Un altro magnete per attirare investimenti sta nella durata di 50 anni. È quella entro la quale i diritti sui terreni rimarranno invariati a partire dalla data del contratto. Si tratta di un potente mezzo per «spingere» l'economia proprio di queste regioni, dove i costi dei terreni sono più bassi che all'Est
50
La durata (in anni) della proprietà
Si allunga il termine per il quale è possibile usufruire di diritti su un immobile
RATING MONDO & MERCATI
MEDIO
I DAZI
Nell'Ovest la Cina archivia ogni forma di protezionismo. Dazi zero quindi per l'importazione di macchinari funzionali agli investimenti. Questa importante misura è consentita per un ammontare non superiore al totale del capitale sociale sottoscritto
0
Politica zero dazi
Sembra quasi uno scherzo per un paese che tende al protezionismo: nell'Ovest i dazi scompaiono.
RATING MONDO & MERCATI
ALTO
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IMPRESE ITALIANE ALL'ESTERO
Le vostre esperienze sui mercati
OBIETTIVO
Cina occidentale
23%
LA POPOLAZIONE
La percentuale degli abitanti nella Cina occidentale sul totale nazionale
53%
RICCA DI RISORSE
La quota sulle riserve nazionali di gas naturale (36% per il carbone, 12% per il petrolio)
28/02/2012