Il rischio valuta lancia il renminbi nell'import-export
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Il rischio valuta lancia il renminbi nell'import-export

Il rischio valuta lancia il renminbi nell'import-export

Commercio internazionale. Banche pronte a supportare le Pmi
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La richiesta del fornitore cinese spiazza il piccolo imprenditore del distretto delle forbici di Premana (Lecco): «Se vuoi il container con i nostri prodotti devi pagare in renminbi e noi, magari, ti facciamo uno sconto sul prezzo». Toccherà abituarsi: il vento sta cambiando e il renminbi, considerato meno volatile di euro e dollaro, vanta migliori prospettive di crescita, anche se viene utilizzato principalmente per le transazioni domestiche.
Il fornitore cinese inizia a sentirsi più garantito dalla moneta emessa dalla Banca centrale di Pechino che, però, non è ancora del tutto scambiabile sul mercato delle valute. Attenzione, però: la Cina è il mercato più liquido del mondo, crea il 10% del Pil mondiale ed è il secondo esportatore planetario. In parallelo gli Stati Uniti, che vantano il 23% del Pil, hanno una moneta, il dollaro, utilizzata nel 70% degli scambi mondiali. In questo contesto, i margini di crescita per il renminbi sono destinati a lievitare.
Un esempio? La moneta, da un anno e mezzo, è già scambiabile sulla piazza di Hong Kong, da allora l'8% dell'import-export cinese ha iniziato a utilizzare questa valuta soprattutto negli affari dell'area dei Paesi Asean con i quali Pechino ha forti legami commerciali. Le richieste di pagamenti in valuta indirizzate sempre più di frequente ai clienti stranieri faranno progressivamente lievitare quell'8%, a scapito di euro e dollaro.
«La valuta cinese si è rivalutata del 30% circa dal 2005 ad oggi contro il dollaro - dice Thomas Rosenthal del CeSif-Fondazione Italia Cina – e appare ancora sottovalutata, secondo molti analisti anche del 40% contro il dollaro. L'euro è in difficoltà. È normale che anche i cinesi, specie quelli che hanno rapporti commerciali con l'estero, possano decidere di scommettere sulla propria moneta: sembra proprio una one-way bet».
Il renminbi ha iniziato a internazionalizzarsi, così le principali banche italiane si stanno attrezzando per offrire servizi in moneta cinese da affiancare alle consulenze a tutto tondo già riservate a clienti con interessi importanti in Cina. «Dopo un avvio molto cauto, l'operatività ha cominciato a dare segnali di forte crescita e molte società cinesi – spiega Paola Barba del China desk di Intesa Sanpaolo – stanno iniziando a chiedere ai propri partner internazionali di poter regolare in renminbi le loro operazioni commerciali. Noi siamo entrati tra le prime banche internazionali a far parte del cosiddetto Renminbi Cross-Border Trade Settlement Scheme e offriamo alla clientela non solo servizi finanziari e bancari a supporto dell'attività commerciale, ma anche servizi per creare una presenza stabile in Cina, per questo abbiamo creato dal 2005 una società a Shanghai, Sibac, partecipata da noi (al 40%), Simest (25%) e Bank of China (35%)».
Maurizio Brentegani del China desk di Unicredit Group ha appena messo a punto Destinazione Cina, road show per 700 Pmi tra Bologna, Milano e Treviso che, tra i temi, ha toccato anche quello della valuta cinese. «Siamo in grado di sostenere lo sviluppo della nostra clientela - dice Brentegani – offrendo una vasta gamma di prodotti bancari sia in renminbi sia in valuta estera. La centralità del cliente, la nostra flessibilità e capacità di comprendere e anticipare le necessità delle aziende in un mercato altamente regolamentato ci distinguono dalla concorrenza locale e estera. Nuove tecnologie come l'e-banking e altre in via di sviluppo, come il cash management, sono molto richieste dai clienti imprenditori, ai quali aggiungiamo il supporto sul versante del rischio di cambio».
Occhio, però. Anche le banche cinesi che vantano una branch in Italia affilano le armi. Bank of China e Icbc incalzano, da Milano, i potenziali clienti con campagne mediatiche e proposte di servizi in renminbi. Senza trascurare le opportunità di investimento in valuta che si profilano anche per gli investitori: non è un caso se Azimut ha creato un fondo di investimento a Hong Kong proprio in valuta cinese.
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www.ritafatiguso.blog.ilsole24ore.com



Dai conti correnti ai fondi di investimento

Icbc

Il gigante Icbc
La banca con maggiore capitalizzazione di Borsa al mondo dallo scorso mese di gennaio ha aperto una branch in Italia, a Milano in via Tommaso Grossi, che ha subito attivato servizi di trade financing per i clienti locali.
Prodotti in renminbi
La banca ha fatto del renminbi un punto chiave: la sede milanese, essendo stata autorizzata dalle autorità centrali bancarie cinesi, fornisce servizi di account in valuta sia corporate sia retail. Si possono aprire depositi in renminbi ed effettuare operazioni una tantum in valuta. In renminbi anche trade finance e prestiti.
www.icbc.com



Azimut

Opzione investimento
Azimut è un gestore di fondi presente a Hong Kong e Shanghai che ha sottoscritto accordi esclusivi con importanti banche locali. Offre consulenza su tematiche legate alla gestione della valuta.
Un fondo ad hoc
AZ Fund renminbi è il primo fondo Ucits III in Europa che permette di puntare sulla valuta cinese: è un comparto della società lussemburghese AZ Fund che investe in depositi bancari in renminbi e in bond governativi e corporate in renminbi con durata finanziaria massima di 12 mesi.

www.azimut.it



Intesa Sanpaolo

Il desk Intesa Sanpaolo permette ai clienti di effettuare operazioni in valuta cinese a Hong Kong, Shanghai e Singapore e in tutte quelle italiane. È una delle prime banche internazionali a poter operare anche nel clearing in renminbi a Shanghai.
Le offerte in rete
La clientela non residente in Cina può chiedere l'apertura di conti valutari in valuta cinese e i principali servizi transazionali: bonifici in entrata e uscita, apertura e incasso di lettere di credito in valuta, operazioni di cambio a pronti, negoziazioni di cambio a termine.
www.intesasanpaolo.com



Unicredit Group

Il roadshow
Unicredit group vanta un desk Cina che si occupa soprattutto delle Pmi alle quali ha dedicato un roadshow italiano ("Destinazione Cina") in particolare rivolto alle imprese di alcuni settori (food & beverage e fashion & luxury) che si è svolto in quattro città diverse (Treviso, Milano, Bologna e Torino).
Pacchetti export
Comune denominatore per il quale la banca rivolge pacchetti dedicati anche con consulenza sul renminbi è il fatto che le aziende esportino in Cina i loro prodotti. Cruciale, quindi, il supporto sul rischio valuta.

www.unicredigroup.com



Bank of China

Effetto "circolante"
Bank of China vanta le maggiori riserve circolanti di renminbi. Ha appena lanciato anche sulla piazza italiana (a Milano ha due sedi, in via Santa Margherita e in viale Montello, e si parla anche di una possibile apertura romana) una campagna informativa sui servizi in renminbi.
Conti e rimesse
Bank of China è autorizzata a effettuare anche all'estero servizi come l'apertura di conti in renminbi, rimesse, servizi crossborder. Nel mirino della campagna mediatica ci sono soprattutto le Pmi italiane.
www.bankofchina.com

28/11/2011
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