Il prezzo da pagare all'ambiente cinese
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Il prezzo da pagare all'ambiente cinese

Il prezzo da pagare all'ambiente cinese

IL PIANO ENERGETICO DI PECHINO
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Apparentemente può sembrare una notizia di poco conto, più una curiosità che altro. Certo il nome fa pensare agli strumenti con cui i regimi comunisti programmavano il futuro dell'economia e dei paesi: piano quniquiennale energetico. Il piano è stato approvato dalla Cina che dal 2012 al 2016 cambierà l'intero parco lampadine del Paese: da quelle a incandescenza, energivore e inquinanti, a quelle a basso impatto ambientale e bassi consumi. Non c'è dubbio che la Cina applicherà a pieno il piano, nei modi e nei tempi previsti. Anche perché, il Paese più inquinante del pianeta ha imboccato da tempo la strada del'attenuazione dell'impatto ambientale. Lo ha fatto con un piano massiccio di investimenti nel fotovoltaico e adesso con le lampadine. È una svolta e sarebbe anche una potenziale opportunità per le imprese internazionali del settore. Però è bene non farsi illusione: come nel caso del fotovoltaico è prevedibile che saranno sussidiate le aziende cinesi anche a danno di quelle straniere (nel fotovoltaico molte imprese americane hanno chiuso i battenti). In Cina le porte girevoli del mercato funzionano a intermittenza: si entra nella green economy ma le pratiche non sono light.

06/11/2011
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