di Eugenio Buzzetti
Pechino, 31 ott. - E' Shanghai, la città dove nacque nel 1921 il Partito Comunista Cinese, la meta del primo viaggio pubblico dei sette nuovi leader della Cina, i membri del Comitato Permanente del Politburo. Il segretario generale del Pcc, Xi Jinping, accompagnato dal primo ministro, Li Keqiang, e dai cinque nuovi membri dell'organo apicale del partito (Li Zhanshu, Wang Yang, Wang Huning, Zhao Leji e Han Zheng) hanno visitato i luoghi storici della nascita del Pcc in un raro viaggio collettivo dei sette leader, eletti - o rieletti, come nel caso di Xi e di Li Keqiang - al vertice del partito, la settimana scorsa.
Le immagini trasmesse dall'emittente televisiva statale, China Central Television, mostrano i sette uomini più potenti della Cina a Jiaxing, mentre fanno visita alla riproduzione della "barca rossa", sul lago Nanhu. La "barca rossa" era una barca da turismo dove i padri del partito avevano temporaneamente trasferito la sede del nascente Pcc, dalla concessione francese di Shanghai, per i problemi avuti con le forze dell'ordine. Il 1921 è l'anno del primo Congresso del Pcc: all'evento, ricorda oggi l'agenzia Xinhua, erano presenti dodici delegati dei circa cinquanta membri del partito in tutta la Cina. All'ultimo Congresso del Pcc, settimana scorsa, erano presenti a Pechino 2300 delegati rappresentanti di oltre 89 milioni di iscritti. Oltre all'omaggio alla "barca rossa" i sette leader hanno visitato il Museo della Rivoluzione a Nanhu Lake.
La prima uscita pubblica dei leader del Comitato Permanente viene di solito osservata con grande attenzione dalla stampa cinese e internazionale. Cinque anni fa, pochi giorni dopo il passaggio di consegne da Hu Jintao a Xi Jinping alla leadership del partito, Xi e gli altri sei membri del vertice del Pcc avevano fatto visita al Museo Nazionale, su piazza Tian'anmen: in quell'occasione, Xi, da pochi giorni eletto segretario generale del Pcc, pronunciò uno dei suoi discorsi più famosi, quello del "sogno cinese" di rinnovamento nazionale. Pochi giorni più tardi, all'inizio di dicembre del 2012, Xi si recò a Shenzhen, nel sud-est della Cina, per rendere omaggio all'epoca di riforme e di aperture volute da Deng Xiaoping alla fine degli anni Settanta. Il concetto di "sogno cinese" è stato ripreso da Xi anche il 18 ottobre scorso in occasione del discorso di apertura del diciannovesimo Congresso del Pcc: raggiungere il sogno cinese, aveva detto Xi, "non sarà una passeggiata nel parco". Il Congresso che si è chiuso il 24 ottobre scorso ha consacrato Xi come uno dei leader più influenti della storia della Repubblica Popolare Cinese, con l'iscrizione del suo nome nella costituzione del partito accanto al suo contributo ideologico, il "socialismo con caratteristiche cinesi per la nuova era".
31 OTTOBRE 2017
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