Di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 11 giu. - Sono risultati tutti negativi i casi sospetti di Mers ricoverati negli ospedali di Hong Kong. Lo ha confermato oggi il Centre for Health Protection dell'ex colonia britannica, dove si contano 33 casi sospetti, stando alle ultime stime. Le autorità sanitarie hanno poi invitato i cittadini non farsi prendere dal panico. Gli ultimi tre casi sospetti risalgono a ieri e riguardano donne di ritorno dalla Corea del Sud nei giorni scorsi, ricoverate dopo avere manifestato sintomi assimilabili a quelli provocati dalla sindrome respiratoria mediorientale (Mers). Il livello di allerta dell'amministrazione dell'isola rimane alto, come confermato nelle scorse ore dal capo esecutivo, Leung Chun-ying. Hong Kong aveva alzato il livello di allerta martedì scorso, invitando i cittadini a non recarsi in Corea del Sud per viaggi non necessari. Finora sono stati cancellati 600 viaggi organizzati nel Paese, provocando danni a circa dodicimila turisti.
In Cina, finora, di accertato c'è solo il caso del viaggiatore sud-coreano entrato nel Paese da Hong Kong il mese scorso, e accertato il 29 maggio dalle autorità sanitarie della provincia sud-orientale del Guangdong. Secondo le ultime notizie, l'uomo è in condizioni stabili. Un altro cittadino cinese è stato invece colpito dal virus nei giorni scorsi in Corea del Sud, dove si trova tuttora. Per contenere le possibili ricadute economiche dovute a un'epidemia di Mers, la banca centrale sud-coreana ha deciso oggi il taglio di 25 punti base dei tassi di interesse, all'1,5%. Intanto, nel pomeriggio di oggi, è stato confermato dal Ministero della sanità di Seul il decimo decesso per Mers nel Paese. L'espandersi del virus in Corea del Sud è per ora il più grande caso di diffusione del contagio al di fuori dell'Arabia Saudita.
11 giugno 2015
HONG KONG: TRE NUOVI CASI SOSPETTI DI MERS
Pechino, 10 giu. - Due nuovi casi sospetti di Mers a Hong Kong si sono aggiunti nel pomeriggio di oggi, ora locale, alcune ore dopo il ricovero in ospedale di una donna di 22 anni che mostrava sintomi simili a quelli provocati dalla sindrome respiratoria mediorientale (Mers), dopo essere tornata dalla Corea del Sud, dove i casi accertati sono attualmente oltre cento. Anche le ultime due pazienti ricoverate sono giovani donne che si sono recate nelle scorse settimane in Corea del Sud. Nessuna delle tre ha ricevuto cure mediche nel Paese. La prima donna ricoverata oggi, si trova già in isolamento presso il Princess Margaret Hospital di Hong Kong in condizioni stabili. In mattinata, alla comparsa dei primi sintomi, la donna era stata ricoverata presso un'altra clinica, la Tsing Yi, che è stata in seguito sterilizzata. La clinica si trova nei pressi di una stazione della metropolitana. Anche in questo caso l'area è stata sottoposta a sterilizzazione. Al personale è stato ordinato di indossare maschere protettive.
Il pericolo di un'epidemia di sindrome respiratoria mediorientale ha avuto ripercussioni anche sulla Borsa di Hong Kong che ha ceduto lo 0,85%, con un acuirsi delle perdite a partire dalle 14.30 di oggi, le 8.30 del mattino in Italia, dopo che si era diffusa la notizia del primo caso sospetto di Mers. L'amministrazione dell'isola aveva lanciato ieri un livello di allerta "rosso" per scoraggiare i viaggi non necessari in Corea del Sud. Tutti i seicento viaggi nel Paese previsti per il mese di giugno dalle agenzie di viaggio locali saranno cancellati in seguito all'emissione del livello di allerta rosso, il secondo più alto, scrive il South China Morning Post. Nella giornata di oggi, in Corea del Sud sono morte altre due persone di Mers, portando a nove il totale, e sono stati confermati altre tredici casi di contagio, portando il totale a 108.
10 giugno 2015
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