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per fare sudare freddo l'indiana Tata
con la sua Nano.
Quel che più conta, Shufu - tra i 400 uomini più ricchi al mondo secondo Forbes - ha voluto che l'auto elettrica fosse tutta progettata in casa. Per il figlio di un'umile coppia di contadini dello Zhejiang, che alla Geely c'era già nell'anno della sua fondazione, l'innovazione è un capitolo importante. Diversi milioni di renminbi sono stati investiti per creare un Research institute interno capace di pensare 4 o 5 nuovi prototipi l'anno, mentre diverse centinaia di milioni sono costate la Beijing Geely University e il college Sanya presso l'ateneo di Hainan. Shufu l'ha capito: il futuro si gioca sulla ricerca e sullo sviluppo. Anche per quella Cina che molti si ostinano a considerare ancora solo la fabbrica del mondo.
Mi. Ca.
Li Shufu
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Cina
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Geely Auto
È il simbolo della Cina 2.0: non solo produzione di massa, ma anche ricerca e sviluppo, dovesse un giorno il costo della manodopera non renderla più competitiva nel mondo. Farà l'auto elettrica, in linea con il go green di Obama29/12/2009
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