Guangxi, 10 morti e 51 feriti, tra le vittime anche il ricercato

Di Eugenio Buzzetti

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Pechino, 2 ott. - Sale a dieci morti e 51 feriti il bilancio della diciassette esplosioni provocate da pacchi bomba mercoledì scorso a Liuzhou, cittadina della provincia meridionale cinese del Guangxi. Tra le vittime, scrive l'agenzia Xinhua in un post su Weibo in cui cita fonti di polizia di Liuzhou, ci sarebbe anche l'uomo che ha provocato le esplosioni, morto durante una delle detonazioni che hanno colpito diversi luoghi pubblici della città, mercoledì scorso, tra cui anche un supermercato, uno shopping mall, una stazione di autobus e un palazzo di uffici governativi.

Le ultime ore sono aste segnate da notizie di carattere diverso, con annunci e smentite dell'arresto dell'uomo, identificato in Wei Yinyong, di 33 anni, operaio in una cava della zona. La polizia aveva annunciato già mercoledì scorso di escludere la pista del terrorismo e di considerare l'episodio come un "caso criminale". Secondo le ultime ricostruzioni da parte delle forze dell'ordine locali, l'uomo avrebbe realizzato delle bombe a orologeria che avrebbe consegnato personalmente o inviato tramite corrieri da lui assoldati. Senza entrare nel dettaglio, le forze dell'ordine hanno poi spiegato che il gesto dell'uomo sarebbe stato dettato dal risentimento per alcune dispute con l'amministrazione locale.

02 OTTOBRE 2015

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