Pechino, 16 feb. - La carenza di manodopera nel Delta del Fiume delle Perle, una delle zone più industrializzate di tutta la Cina , sta spingendo i padroni hongkonghesi ad offrire incentivi ai lavoratori immigrati dalle province più povere: lo ha dichiarato il vicepresidente della Federation of Hong Kong Industries Stanley Lau Chin-ho, secondo il quale gl'industriali di Hong Kong stanno concedendo bonus, vitto migliore e alloggi dotati di aria condizionata agli operai che sceglieranno di tornare a lavorare nella zona dopo la fine delle festività per il Capodanno Cinese. "Alcuni ordini provenienti dagli Stati Uniti in questo periodo richiedono la consegna nel giro di 30 giorni, anziché nei 60 giorni che ci venivano accordati prima dello scoppio della crisi, - ha dichiarato Lau - per cui la mancanza di manodopera è un vero e proprio grattacapo. Molti stabilimenti non osano accettare nuovi ordini proprio a causa della mancanza di lavoratori". Prima dello scoppio della crisi, i padroni del vapore originari della Regione Autonoma Speciale di Hong Kong erano i principali datori di lavoro degli operai che si spostavano dalle province meno industrializzate al Delta del Fiume delle Perle, ma il crollo degli ordini aveva causato l'anno scorso chiusure a catena degli impianti e, secondo le stime ufficiali, il licenziamento di almeno 4 milioni di persone. Oggi, però, si pone una situazione diametralmente opposta a quella di soli cinque anni fa, quando gli immigrati interni facevano la coda davanti alle fabbriche del Guangdong per ottenere un posto da operaio: gli impianti devono vedersela con ordini meno consistenti e tempi più brevi per le consegne; l'aumento degli standard di vita in province come Hubei e Sichuan, inoltre, spinge sempre più immigrati interni a restare nelle zone d'origine, contraddistinte peraltro da un costo della vita di gran lunga minore a quello delle province industrializzate. Gli industriali di Hong Kong hanno inoltre discusso in un recente meeting a porte chiuse di un aumento dei salari minimi in alcune zone del Guangdong: basterà a trattenere gli emigranti?