Guangdong,140 mld euro per sostituire operai con robot

Di Eugenio Buzzetti

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Pechino, 27 mar. - Il Guangdong, una delle provincie più tecnologicamente avanzate della Cina, passa alla robotica con un investimento entro i prossimi tre anni di 943 miliardi di yuan (140,25 miliardi di euro) per sostituire gli operai nelle fabbriche. Lo ha annunciato oggi la stessa amministrazione della provincia costiera cinese. Il piano d'azione prevede l'utilizzo di robot in 1950 compagnie locali in settori che spaziano dall'automobilistico al tessile, dall'elettronica ai materiali per costruzioni. Entro fine 2017, verrano poi realizzati due basi industriali nella provincia sud-orientale cinese per la produzione di robot.

Il Guangdong, noto per essere la più importante base industriale della Cina, fa da tempo i conti con la carenza di forza lavoro e l'aumento dei costi del lavoro, ricorda oggi il quotidiano china Daily. Non sono poi mancate forti tensioni sociali. Nel Guangdong si sono concentrati gli scioperi di maggiori dimensioni in tutta la Cina: l'ultimo è avvenuto qualche settimana fa, in una grande aziende del tessile, con oltre cinquemila operai che hanno incrociato le braccia per la mancanza di certezze previdenziali. Lo scorso anno, decine di migliaia di operai della Yue Yuen, che fabbrica scarpe per grandi nomi come Nike e Adidas, hanno protestato per giorni a Dongguan per i mancati contributi previdenziali versati dall'azienda.

Dallo scorso anno, il Ministero per l'Industria e l'Information Technology cinese sta lavorando per progredire nel settore della robotica, dove la Cina è ancora indietro rispetto ad altri Paesi, da cui importa le tecnologie: i robot sono solo trenta ogni diecimila dipendenti, contro i 347 della Corea del Sud e i 323 del Giappone. Il trend è destinato a cambiare, secondo le ultime ricerche della International Federation of Robotics, che il mese scorso, in un convegno a Francoforte, ha previsto il salto di Pechino al primo posto per l'uso di robot nei propri impianti industriali entro il 2017. A lavorare allo sviluppo della robotica c'è uno dei grandi gruppi cinesi di internet, Baidu: il fondatore Robin Li, aveva svelato nei giorni scorsi il progetto "China Brain", che svilupperà progetti di interazione tra uomo e macchina, applicazioni dual-use, a scopo civile e militare e guida automatizzata.


27 marzo 2015

 

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