Ginnastica italiana in gara al gran completo
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Ginnastica italiana in gara al gran completo

Ginnastica italiana in gara al gran completo

Sport emergenti. Partecipazione record per la disciplina di Vanessa Ferrari
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Nei 17 giorni dei Giochi olimpici verranno assegnate oltre 3mila medaglie, di cui più di 300 d'oro. L'Italia si presenta con 328 atleti, forte delle 32 medaglie – 10 ori, 11 argenti e 11 bronzi – conquistate ad Atene 2004, con propositi di fare ancora meglio. Molto ci si aspetta dalla ginnastica, che per la prima volta va alle Olimpiadi con tutte e quattro le sezioni al gran completo (artistica maschile e femminile, ginnastica ritmica e trampolino), 19 atleti in tutto. La già star Vanessa Ferrari, a cui va il merito di avere sdoganato la ginnastica artistica e moltiplicato le ragazzine in palestra, sconta un'infiammazione al tendine di Achille ma potrebbe far bene in almeno tre attrezzi e aggiudicarsi una medaglia nel concorso generale con prove di nastri, cerchi, clavette e funi. Vanessa svolgerà un esercizio a corpo libero su un medley di Giacomo Puccini con tanto di vocalizzi di tenore e soprano che, ed è una novità nella storia della ginnastica, trasformeranno la base da solo musicata in semicantata.
Anche Francesca Benolli, 19 anni di entusiasmo, è stata ferma per un po' dopo aver vinto il bronzo al volteggio agli ultimi Europei e prima ancora l'oro nel 2005. «Punto a dare il massimo e confido in un risultato della squadra che sia storico», dichiara prima di correre a raggiungere le compagne in posa per una foto di gruppo. Tra i maschi molte aspettative sono su Matteo Morandi, ventottenne alla seconda Olimpiade dopo il quinto posto di Atene, e su Andrea Coppolino. E poi c'è Igor Cassina soprannominato "farfalla d'acciaio", che compirà 31 anni in pieno svolgimento Giochi, il 15 agosto. Fenomeno made in Seregno, provincia di Milano, ed esploso ad Atene, Igor svela tutte le intenzioni di «portare a casa una medaglia. Ho valutato la concorrenza e le mie condizioni e mi sento fiducioso, anche se il mio è un esercizio molto rischioso e imprevedibile». E, molto pragmatico, aggiunge: «La cosa più difficile è qualificarsi per la finale il 9 agosto».
Anche la vela italiana arriva a Pechino con tante speranze. Intanto è già un primo successo «essere tra le sette nazioni che sulle 53 rappresentate vantano un equipaggio in tutte le 11 classi di gara», rivendica Sergio Gaibisso, presidente Federazione italiana vela. «Ce la vedremo – spiega un emozionato Luigi Viale al suo debutto olimpico, insieme a Diego Negri vice campione del mondo 2008 nella classe Star – con le particolari condizioni di Quindao, un posto con poco vento e molte correnti. Oltre all'allenamento intenso che parte da molto lontano, abbiamo lavorato anche su vele e materiali».
Pechino è guardata con ottimismo anche dalla pallavolo italiana, soprattutto dalla nazionale femminile che nel 2007 ha vinto Europeo e Coppa del mondo. Per la maschile, che pure ha vinto tutto il possibile e segnerà a Pechino l'ottava partecipazione consecutiva alle Olimpiadi, senza avere però mai portato a casa l'oro olimpico, questo potrebbe essere l'anno del riscatto, anche se «le favorite sono altre – commenta il capitano Alberto Cisolla –. Noi andiamo comunque con spirito battagliero. Personalmente anche con la consapevolezza, dopo aver già vissuto Atene 2004, che l'appuntamento con le Olimpiadi rimane fra i ricordi sportivi più belli».
Riemersa da infortuni pesanti, la trentenne salernitana Antonella Di Martino potrebbe regalarci soddisfazioni nell'atletica. Dopo aver tolto il primato dell'alto a Sara Simeoni l'estate scorsa, assicura di andare a Pechino «senza preoccupazioni e con convinzione. Gli allenamenti sono andati bene, ho continuato a fare tutto come sempre, senza avvertire eccessiva pressione. Certo è – quasi un retropensiero di prudenza scaramantica – che le cose non sono mai sicure».
Stellina emergente del sollevamento pesi è la diciannovenne Genny Pagliaro da Caltanisetta, categoria 48 kg, che porta a Pechino una storia di allenamenti duri in impianti non sempre a cinque stelle e che parla delle Olimpiadi come della gara che più le fa battere il cuore. Poi c'è la canoa con Josefa Idem, già vincitrice a Sydney 2000, tedesca di nascita ma residente vicino a Ravenna e con indosso i colori azzurri sin dal 1990, lo stesso anno in cui ha sposato il suo allenatore Gugliemo Guerrini. «Soprattutto – precisa mentre è alle prese con un fastidioso mal di gola – voglio star bene di salute, perché solo così si può dare il massimo con cui è legittimo aspirare al podio».
Defilata rispetto alla Pechino dai mille impianti nuovi, l'equitazione olimpica si giocherà a Hong Kong, nell'ippodromo di Sha Tin. Delle tre discipline olimpiche – salto ostacoli, dressage e completo – l'Italia porta una squadra solo per il completo, mentre il campione Piero Sangiorgi gareggia per il dressage a titolo individuale in binomio col cavallo italiano Flourian. Gli occhi sono tutti su Juan Carlos Garcia, quarantenne colombiano per origine ma in Italia da che aveva vent'anni («mi trovo bene» assicura) che da poco più di un anno ha scelto di passare dal salto ostacoli, sua disciplina originaria, al completo, ottenendo risultati eccellenti. «Mi appassiono sempre più – ci dice dall'Olanda, mentre si prepara per le Olimpiadi –. I campi di Hong Kong sono molto adatti all'equitazione, sarà un'emozione». Anche per noi.
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Italia all'ottavo posto
I Giochi olimpici estivi 2004 (XXVIII Olimpiade) si sono tenuti ad Atene, Grecia. A questa edizione hanno preso parte 10.625 atleti, 5.501 squadre e 201 Paesi e sono state assegnate medaglie in 28 sport diversi. Per la prima volta dai Giochi della XXVI Olimpiade hanno partecipato tutte le nazioni con un comitato olimpico. L'Italia nel medagliere si è piazzata all'ottavo posto subito dietro alla Francia e prima di Corea del Sud e Regno Unito.

05/08/2008
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