Mentre la partita sulla rivalutazione dello yuan si fa sempre più complessa e Wen Jiabao ieri a Bruxelles chiedeva di trattare la questione yuan in maniera "oggettiva e reale", Gao - giunto in Italia a seguito della delegazione del primo ministro cinese per annunciare i nuovi piani di investimento di China Development Bank Securities (la neonata merchant bank cinese) d'intesa con il Fondo Mandarin - non esita a definire le pressioni degli Usa e dell'Europa per una più rapido apprezzamento della valuta cinese "inopportune". "Le ostilità commerciali non sono dovute alle questioni valutarie ma al dirompente protezionismo" dice Gao, "
Gao cerca di rassicurare i Paesi occidentali presentando l'immagine ottimista di una Cina positiva. "Le ostilità nei confronti della Cina sono ingiustificate; la rapida ripresa del Paese dalla crisi finanziaria ha ampiamente avvantaggiato l'export della Germania e di altri paesi asiatici, Australia in primis". L'Europa dovrebbe aprirsi di piu' alla Cina, questo è il messaggio di Gao, che sottolinea la natura complementare dell'industria europea e quella cinese, soprattutto nel settore manifatturierio e il bisogno che ancora
CDB ha di recente lanciato China Development Bank Securities che avrà un ruolo di financial advisor nell'ambito della strategia di espansione degli investimenti cinesi all'estero "e si avvantaggerà del network internazionale di CDB nel supporto degli investimenti cinesi all'estero". In prima linea il Fondo Mandarin e CDBS negli accordi firmati oggi nell'ambito del vertice tra Italia e Cina: Impregilo e Shanghai Electric hanno siglato una lettera d'intenti per lo sviluppo di sinergie nel settore della dissalazione; la neo-nata merchant bank cinese guidata dal Li Wei Bin è impegnata anche negli accordi che riguardano la prossima quotazione a Shanghai di Ima e la fornitura da parte di Dedalus del software per il nuovo sistema sanitario cinese.
Le aziende cinesi non si affideranno più alle banche d'affari americane o inglesi, ma si faranno guidare dalle istituzioni bancarie cinesi. Dopo Dagong (leggi in questo questo articolo intervista al presidente di Dagong del 13 luglio scorso), che ha rotto il monopolio anglosassone del rating internazionale,
di Alessandra Spalletta
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