Di Eugenio Buzzetti
Hangzhou, 5 set. (aggiornato 6 set.) - Energia, riforme finanziarie "che si calino nella quotidianità delle persone", tassazione egualitaria e lotta alla corruzione. Di questi quattro punti il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha parlato durante la sessione di lavoro del secondo e ultimo giorno di summit del G20 di Hangzhou, in Cina orientale. Il premier ha sottolineato la necessità di fare di più nel settore della finanza verde e l'importanza del gas naturale, "ancora importante per il fabbisogno energetico" dell'Italia e "la migliore soluzione nella fase di transizione".
Il premier ha poi parlato delle "riforme finanziarie", un punto toccato anche ieri, che devono "calarsi nella quotidianità delle persone". Renzi ha sottolineato "la crescente sensazione di sfiducia da parte dei cittadini, in particolare delle classi medie, nei confronti della finanza", un tema, questo, condiviso anche dagli altri Paesi che hanno partecipato al summit di Hangzhou. "Abbiamo evidenziato che una stabilità finanziaria priva dell'inclusione dei cittadini, che non plachi le paure della classe media, va bene per i convegni, ma non per la vita di tutti i giorni", ha affermato durante l'incontro con i giornalisti italiani presenti al summit.
Sulla tassazione, altro punto di cui ha parlato nei lavori del vertice con i leader, ha sottolineato che le regole devono essere uguali per tutti. Renzi si è infine soffermato sul ruolo della lotta alla corruzione, proponendo di estendere il modello dell'Anac, l'Autorità Nazionale Anti-Corruzione anche a livello internazionale, dopo il riconoscimento ottenuto dall'Ocse. "Possiamo lavorare su un organismo simile a livello internazionale?", ha chiesto Renzi ai leader delle venti maggiori economie del pianeta.
La giornata di oggi è stata anche l'occasione di incontro con quattro leader internazionali per il presidente del Consiglio. In mattinata, Renzi ha incontrato la presidente sud-coreana Park Geun-hye, e il presidente indonesiano, Joko Widodo, mentre nel pomeriggio ha parlato con il principe saudita Mohammed bin Salman e con il neo-presidente brasiliano, Michel Temer, che da pochi giorni ha preso il posto della destituita Dilma Rousseff. "Il G20 si è confermato un forum particolarmente utile e interessante", ha spiegato ancora Renzi, per avere rimesso al centro del dibattito alcune parole come crescita e inclusione, equità giustizia sociale: "temi che fino a poco tempo fa sembravano molto lontani".
La lotta al populismo, ha spiegato, "si fa anche attraverso una capacità di sconfiggere la paura e le paure del nostro tempo. E' necessario avere una strategia politica globale che metta al centro le riforme strutturali e metta in luce le politiche inclusive e di equità". Il bilancio è positivo per il premier. Quello che è emerso dal summit di Hangzhou è stato che "l'Italia è molto meglio di come noi stessi la rappresentiamo. E' percepita molto più forte di come noi stessi crediamo. L'Italia è una straordinaria opportunità per il business in tutto il mondo ma è soprattutto un patrimonio di valori e di ideali che può essere messa al servizio della comunità internazionale", ha concluso Renzi prima di riprendere l'aereo per il ritorno a Roma.
06 SETTEMBRE 2016
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