G20 DALLA PARTE DEI PAESI POVERI
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G20 DALLA PARTE DEI PAESI POVERI

G20 DALLA PARTE DEI PAESI POVERI

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Pechino, 13 mar. - "La prima delle preoccupazioni deipartecipanti al prossimo meeting G20 a Londra dovrebbe esserel'assistenza ai Paesi in via di sviluppo". Questo e' ilcomunicato odierno del premier cinese Wen Jiabao. Dopo lachiusura della sessione annuale del Congresso, Wen hadichiarato che i Paesi in via di sviluppo, pur non essendodirettamente colpiti dalla crisi finanziaria, affrontano seriproblemi che tendono ad essere dimenticati dai Paesi ricchi.Egli ha altresi' sottolineato l'importanza dei cosiddetti"obiettivi di sviluppo del millennio", ovvero dei targetriconosciuti a livello mondiale al fine di annullare lapoverta' estrema entro il 2015. I Paesi sviluppati dovrannoinsistere sulla linea dell'assistenza finanziaria e delsupporto politico. Secondo Wen i Paesi ricchi devonoconsiderare i problemi dei Paesi in via di sviluppo come sefossero i loro stessi problemi, perche' la poverta' e' uno deifattori ultimi dell'instabilita' mondiale. La Cina, in qualita'di Paese sviluppato piu' grande del mondo, ha annullato ildebito che 46 Paesi avevano nei suoi confronti, per un totaledi 4 miliardi e mezzo di euro. L'assistenza finanziaria fornitada Pechino, invece, supera i 22 miliardi e mezzo. La Cina avevagia' promesso di cancellare tutti i debiti che i Paesi piu'poveri avevano contratto in passato fino alla fine dello scorsoanno e aveva dichiarato che non avrebbe imposto alcuna barrieratariffaria sul 95% dei prodotti importati in Cina da taliPaesi. Inoltre, il colosso asiatico intende costruire piu'ospedali e scuole in Africa e permettere ad un numero sempremaggiore di africani di andare a studiare in Cina. Verrannoinviati in Africa anche personale medico e insegnanti cinesi.Il 2 aprile l'Unione Europea incontrera' a Londra per il G20 ileader di 19 Paesi sviluppati e in via di sviluppo. Gliargomenti di discussione saranno, fra gli altri, la stabilita'e la crescita economica, il lavoro e la sicurezza sociale difronte alla crisi finanziaria.
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