Pechino, 15 feb. - Huang Guanyu, fondatore del colosso GOME, azienda leader nella produzione e vendita di elettrodomestici, sarà processato a Pechino per corruzione, insider trading e traffici illeciti. La notizia, diffusa ieri dall'agenzia di stato Xinhua, è solo l'ultimo capitolo nella saga del tycoon che nel 2008 risultava primo nella classifica dei ricconi cinesi con un patrimonio personale di 6.3 miliardi di dollari, e aveva già conseguito il titolo di uomo più ricco del paese nel 2004 e nel 2005. Sospettato di aver manipolato gli affari di due aziende nazionali con la complicità di due importanti funzionari di polizia (tra cui un ex vice-ministro per la pubblica sicurezza), indagato e trattenuto per oltre 14 mesi, Huang aveva rassegnato le proprie dimissioni nel gennaio del 2009 ed era stato sostituito alla guida del gruppo da un nuovo presidente, Chen Xiao, subentrato grazie all'investimento del fondo di private equity Bain Capital. Le fortune di GOME avevano quindi seguito l'altalena della vicenda giudiziaria: nel novembre 2008, all'apertura delle indagini a carico di Huang, la compagnia era stata sospesa dal listino della borsa di Hong Kong, per tornarvi nel giugno 2009 grazie all'investimento di Bain Capitale e l'emissione di obbligazioni per 233 milioni di dollari. Da venditore ambulante di radio e piccoli dispositivi rigorosamente "Made in Guangdong" a "Paperone di Cina", Huang Guanyu era il modello del self made man che cavalca l'onda del miracolo economico cinese. GOME group continua ad essere la prima catena di elettrodomestici del paese, con 1200 negozi in più di 200 città; ma la data per il processo del suo fondatore non è stata ancora fissata.