Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le sue previsioni sulla crescita cinese: secondo i tecnici IMF Pechino totalizzerà un +7.5% nel 2009 e un +8.5% nel 2010. Si tratta di un aumento di un punto percentuale rispetto alle proiezioni dello scorso aprile. Anche la Banca Mondiale- nel giugno scorso- aveva migliorato le sue previsioni sull'economia di Pechino, ipotizzando per il 2009 un + 7.2% invece del + 6.5% di qualche mese prima. Per gli economisti internazionali un ruolo fondamentale viene giocato dal gigantesco pacchetto di stimoli all'economia da 4mila miliardi di yuan (circa 420 miliardi di euro) varato dal governo cinese nel novembre scorso. Alcune delle misure adottate dal governo- come ad esempio l'eccessivo allentamento nei controlli sul credito- non hanno però mancato di attirare le critiche di diversi osservatori internazionali e l'attenzione della stessa Banca Centrale cinese, che in alcuni recenti comunicati ha invitato le banche a vigilare contro un possibile aumento dei prestiti non retributivi. Secondo le stime ufficiali il Pil cinese nel 2008 è cresciuto del 9%, la crescita più debole dal 2001 e il primo risultato al di sotto delle due cifre dal 2003. La leadership di Pechino punta ad una crescita dell'8% anche nel 2009, un risultato ritenuto da molti osservatori, ufficiali e indipendenti, come la soglia minima per mantenere sotto controllo l'economia del paese e la disoccupazione.