FONDAZIONE ITALIA CINA: ASSEGNATI A MILANO I CHINA AWARDS
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FONDAZIONE ITALIA CINA: ASSEGNATI A MILANO I CHINA AWARDS

FONDAZIONE ITALIA CINA: ASSEGNATI A MILANO I CHINA AWARDS

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FONDAZIONE ITALIA CINA: ASSEGNATI A MILANO I CHINA AWARDS
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Milano, 25 nov.– Davide Cucino, Assicurazioni generali, Merloni, Sergio Tacchini, lo studio di avvocati e commercialisti Gateway Advisory e molti altri. Questi alcuni dei nomi dei vincitori dei China Awards assegnati ieri sera a Milano durante un charity dinner presso l'Hotel Principe di Savoia, i cui proventi saranno devoluti a favore del progetto LifeLine Express: un treno-ospedale che viaggia per le regioni più remote della Cina per curare la cataratta, patologia che nel Paese colpisce ogni anno più di 400.000 persone, anche bambini.
Giunta alla sua sesta edizioni, la manifestazione - organizzata dalla Fondazione Italia Cina e da MF - Milano Finanza con il patrocinio dei Ministeri dello Sviluppo Economico, dell'Ambiente, degli Affari Esteri e della Camera di Commercio Italo Cinese, Intesa Sanpaolo – premia le realtà italiane che meglio hanno colto le opportunità del mercato cinese.
I China Awards prevedono sette macro categorie di premi: Creatori di Valore, Top Investor in Italy e Top Investor in China, i premi Capital Elite, Leone d'Oro, Responsabilità Sociale e il nuovo premio 150 Anni Unità d'Italia. Novità di questa edizione, la nuova categoria di premiazione dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia, che va a quelle società italiane che possono vantare una presenza storica e di successo in Cina.
"I China Awards sono l'occasione per premiare quei successi di aziende italiane che non sono particolarmente conosciuti al grande pubblico" ha spiegato Cesare Romiti, Presidente della Fondazione Italia Cina. "Una volta parlavamo della Cina come opportunità e minaccia: oggi sembra abbastanza chiara la grande opportunità che questo mercato riveste, e che l'Italia è guardata con sempre maggiore interesse da aziende cinesi."
Tra i giudici della giuria - presieduta da Cesare Romiti, Presidente Fondazione Italia Cina e Paolo Panerai, Vice-Presidente e Amministratore Delegato Class Editori - Walter Ambrogi, Responsabile Direzione Internazionale Intesa Sanpaolo, Margherita Barberis, Direttore Generale Fondazione Italia Cina, Gabriele Capolino, Direttore ed Editore Associato MF-Milano Finanza, Franco Cutrupia, Presidente Camera di Commercio Italiana in Cina, Osvaldo De Paolini, Direttore MF-Milano Finanza, Giancarlo Lanna, Presidente Simest, Pierluigi Magnaschi, Vice Presidente Class Editori, Marco Mutinelli, professore ordinario di Gestione aziendale all'Università degli Studi di Brescia e responsabile della Banca dati Reprint sugli investimenti italiani all'estero ed esteri in Italia, Pasquale Natuzzi, Presidente Natuzzi, Mario Zanone Poma, Presidente Camera di Commercio Italo Cinese e Vice Presidente Fondazione Italia Cina.
Poi loro, i protagonisti: 26 società italiane, 4 società cinesi, 2 manager italiani, una personalità cinese in Italia, una università e una associazione di categoria. Non solo. A ritirare il premio anche  due sportivi e una squadra di calcio: l'A.C. Milan vincitore della Supercoppa italiana giocata quest'anno a Pechino, per cui ha ritirato il premio l'AD Adriano Galliani, e poi Alessandro Campagna e Martina Grimaldi per le vittorie ai mondiali di nuoto di Shanghai 2010, che ritireranno i premi Sportivi dell'Anno.
"I casi di successo che scopriamo ogni anno attraverso questo premio – ha poi aggiunto Romiti - ci continuano a sorprendere e sottolineano un'Italia che vince all'estero: queste imprese ci possono insegnare tanto. La Fondazione Italia Cina è anch'essa una storia di successo, che in otto anni di attività ha dato un significativo contributo progettuale e creato un solido ponte per avvicinare il mondo economico italiano alle opportunità del mercato cinese. Un ponte che anche le imprese cinesi stanno attraversando sempre più numerose per investire in Italia."
"La base associativa della Fondazione è cresciuta esponenzialmente in questi otto anni: dai 20 soci del 2003 ai più di 400 associati di oggi, raggiunti anche grazie all'integrazione con la Camera di Commercio Italo Cinese avvenuta nel 2009. La straordinaria estensione della nostra base  associativa da un lato conferma la bontà del percorso svolto dalla Fondazione in questi anni, dall'altro consente di aggregare intorno alla Fondazione una voce forte e rappresentativa su cui far leva per garantire gli interessi delle imprese italiane in Cina e cinesi in Italia".

 

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