Pechino, 11 ott. - Il Fondo Monetario Internazionale ha innalzato la stima di crescita della Cina per il 2017, portandola al 6,8%. Nell'ultimo World Economic Outlook, l'istituto diretto da Christine Lagarde, oltre a rivedere al rialzo di un decimale le prospettive per l'economia cinese, lancia anche l'avvertimento sui rischi finanziari della Cina, a cominciare dal debito di Pechino. Nel primo semestre del 2017 la Cina è cresciuta del 6,9%: se dovesse mantenere una crescita superiore al 6,7% annuo supererebbe il tasso di crescita dello scorso anno, per la prima volta dal 2010. Per il 2018, la stima è di una crescita al 6,5%, anche in questo caso in rialzo di un decimale rispetto alle previsioni di luglio scorso.
La Cina è tra le aree che traineranno la crescita a livello globale, assieme all'Unione Europea, al Giappone agli Stati Uniti e alle economie emergenti dell'Asia. Per il 2017 la crescita globale è prevista al 3,6%, mentre per il 2018, la stima è di una crescita al 3,7%, "ma la ripresa non è compiuta", avverte l'istituto di Washington. Nonostante le buone prospettive, "la crescita rimane debole in molti Paesi e l'inflazione è sotto il target in molte economie avanzate". Per la Cina, il Fondo si attende una crescita trainata dagli investimenti, per raggiungere l'obiettivo del raddoppio del prodotto interno lordo tra il 2010 e il 2020, uno dei target di Pechino per i prossimi anni.
"Minimizzare il rischio di un netto rallentamento in Cina richiederà alle autorità cinesi di intensificare gli sforzi di contenimento dell'espansione del credito", scrive nel rapporto il Fondo Monetario internazionale. Secondo le stime della stesso Fmi, il debito cinese era equivalente al 234% del pil a fine 2016, e dall'inizio della crisi finanziaria globale del 2008 a oggi è cresciuto a una media di oltre il 10% all'anno. Dalla Cina si attendono segnali sul futuro dell'economia e delle riforme del sistema finanziario proprio nei prossimi giorni, quando si terrà a Pechino il diciannovesimo Congresso del Partito Comunista Cinese che si aprirà il 18 ottobre prossimo. In Asia, il Fmi ha rivisto al rialzo anche le stime di crescita del Giappone, ora all'1,5% per il 2017, e al ribasso quelle dell'India, al 6,7% per l'anno in corso, contro una stima del 7,2% fissata a luglio scorso.
11 OTTOBRE 2017
@ Riproduzione riservata