Di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 17 giu. - Cina e Australia hanno siglato oggi un accordo di libero scambio, dopo dieci anni di trattative, che eliminerà molte delle barriere commerciali che a tutt'oggi persistono tra i due Paesi. L'accordo è stato firmato a Canberra, capitale australiana, dal ministro del Commercio australiano, Andrew Robb, e dal suo omologo cinese, Gao Hucheng. Con l'entrata in vigore del nuovo accordo, verranno eliminati i dazi su oltre l'85% delle merci australiane esportate in Cina - compresi i prodotti del settore energetico, che costituiscono un parte importante delle esportazioni australiane nel gigante asiatico - e verranno ridotte le procedure burocratiche per le imprese cinesi che intenderanno investire in Australia. Da oggi, sarà anche più semplice per i cittadini cinesi ottenere il visto australiano per turismo. In base al nuovo accordo, la Cina si impegna a eliminare i dazi su prodotti agricoli e generi alimentari come vino, latte e carne, molto popolari in Cina, mentre l'Australia eliminerà i dazi, attualmente al 5%, sui prodotti elettronici e sugli elettrodomestici provenienti da Pechino.
L'intesa era stata preceduta, nel novembre scorso, da una dichiarazione d'intenti firmata dal primo ministro australiano, Tony Abbott, e dal presidente cinese, Xi Jinping. Abbott ha definito "monumentale" l'accordo e "storica" per i rapporti tra Cina e Australia la giornata di oggi, che "cambierà per il meglio" il futuro dei due Paesi, della regione e del mondo. Pechino è il primo partner commerciale di Canberra: gli scambi tra i due Paesi hanno raggiunto lo scorso anno la cifra di 123 miliardi di dollari, quasi un quarto dell'intero commercio internazionale dell'Australia. Quello di oggi è il secondo accordo di libero scambio firmato dalla Cina nel mese di giugno, dopo quello del 1 giugno scorso, a Seul, con la Corea del Sud, in base al quale i due Paesi si impegneranno a eliminare dazi su oltre il 90% delle merci importate provenienti dalla controparte nei prossimi venti anni.
17 giugno 2015
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