Milano, 18 ott. - La Cina potrebbe diventare un campo d'azione per Finmeccanica "anche per la parte militare". Lo afferma il presidente e amministratore delegato del gruppo, Pier Francesco Guarguaglini, parlando a margine della presentazione di un libro all'universita' Bocconi di Milano."Noi abbiamo certi limiti - ha spiegato - dovuti alla legge 185 (che regola le esportazioni militari, ndr). Se ci tolgono questi limiti, la Cina diventa un campo anche per la parte militare. Altrimenti resta un obiettivo per la parte civile". Finmeccanica e' gia' presente nel Paese "per quanto riguarda il traffico aereo, i treni e gli elicotteri", ha ricordato Guarguaglini. "E' un Paese - ha detto ancora - su cui noi puntiamo: l'America ha deciso che possono vendere loro il C130, il che vorrebbe dire che noi possiamo vendere a Pechino il C27J".
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