Shanghai, 2 nov.- Come in tutti gli spettacoli, anchesull'Expo di Shanghai è calato il sipario. A suggellare la chiusura dell'eventoche lo stesso premier Wen Jiabao ha definito "splendido" e "indimenticabile", unacerimonia spettacolare cui hanno preso parte oltre al premier, il vice premier Wang Qishan e Jean-Pierre Lafon,presidente dell'International Exhibitions Bureau (BIE), organo di supervisionedell'Esposizione mondiale, accanto a celebrità provenienti dal mondo dellospettacolo, primo fra tutti l'attore Jackie Chan. Dopo una seratascandita da spettacoli vari, balli e la proiezione sui maxischermi della'storia' dei sei mesi di Expo, alla mezzanotte del 31 ottobre, di fronte a piùdi 8mila spettatori, centinaia di bandiere si sono abbassate lanciando unchiaro segnale al resto del mondo: l'Expo è finito. L'edizione del 2010 saràricordata sopratutto per la grande affluenza: con una media di 305milavisitatori al giorno, il parco espositivo dal tema "Better city, better life",ha attirato in sei mesi oltre 73,08 milioni di persone provenienti da più di192 Paesi. Una cifra che ha permesso alla Cina di battere il record detenuto inprecedenza dal suo storico nemico, il Giappone, che nel 1970 ha visto varcare icancelli dell'Expo di Osaka da più di 64,22 milioni di persone. E dietro lamassiccia affluenza nella città cinese non si nascondo solo semplice curiosità,ma anche l'occasione per molti di visitare un Paese estero senza dover saliresu un aereo. "Grazie all'Expo, le persone come me che non avrebbero mai avutol'opportunità di recarsi all'estero hanno potuto fare esperienzeinternazionali" spiega Zou Aiguo della provincia dello Jiangxi.
Ma quello delle visite non è l'unico record battuto da Shanghaiche, con oltre 246 Padiglioni, passa alla storia per aver messo in piedi l'Expocon il più alto numero di Paesi partecipanti. E restando in tema di cifre, sistima che il parco espositivo di Shanghai, il primo mai organizzato in unanazione in via di sviluppo– la cui grandezza è più del doppio di quella delprincipato di Monaco– sia costato alla Cina più di 60 miliardi di dollari,sebbene il governo di Shanghai abbia dichiarato che il budget stanziato per lafiera si aggiri attorno ai 4,2 miliardi. Secondo il vice premier Wang Qishang,l'evento che Wen Jiabao ha definito "un glorioso capitolo nella storiadell'Expo" ha contribuito ad "avvicinarela Cina con ilresto del mondo dando inizio a un futuro radioso per tutti". "Sono più che convintoche – ha continuato Wang – l'idea del 'Better city, Better life' diventerà unarealtà".
E se la maggior parte delle bandiere calate sul parco di Shanghai verrannodefinitivamente accantonate, ce n'è una – quella della BIE – che è passata comeuna torcia olimpica nelle mani di un nuovo atleta: la città di Milano, che nel2015 ospiterà la prossima Esposizione Universale. La bandiera bianca e azzurra èstata consegnata al sindaco di Milano Letizia Moratti dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon e dal presidentedel BIE JeanPierre Lafon. Adaccompagnare Letizia Moratti, anche il governatore della regione Lombardia RobertoFormigoni e l'ambasciatore italiano in Cina Riccardo Sessa.
Intanto a Pudong sono già iniziati i lavori di smantellamento dei padiglioni. Solo cinque edifici sopravviveranno alla demolizione: il padiglione cinese, ilCentro Culturale, il Centro Expo, i padiglioni a tema e l'Expo Boulevard,mentre l'intero sito verrà trasformato in un centro commerciale, culturale eaffaristico.
di Sonia Montrella
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