Shanghai, 23 nov. – Il Padiglione Italia resterà a Shanghai come vetrina permanente del Made in Italy. La municipalità di Shanghai ha scelto di mantenere sia il Padiglione che parte degli allestimenti, che andranno a comporre il Museo dell'Expo, la cui inaugurazione è prevista per il 2011.
Il regolamento dell'Expo prevede che tutti i padiglioni vengano smantellati al termine della manifestazione, ma la municipalità ospitante può decidere a sua discrezione di mantenere le strutture più significative. Nel piano originario solo poche strutture sarebbero dovute rimanere dopo l'Expo, tra cui il Padiglione Cina, il Theme Pavilion, l'Expo Center e l'Expo Boulevard, mentre si sarebbero dovuti smantellare tutti i padiglioni stranieri. Alcune Nazioni – in testa Italia e Francia - hanno però espresso il desiderio di mantenere a Shanghai le proprie installazioni, come segno della rinnovata amicizia con il Paese ospitante. Agli organizzatori e agli esperti della Architectural Society of China è toccato dunque l'arduo compito di selezionare, in base a criteri di stabilità strutturale e valore artistico, i padiglioni destinati a restare in piedi. Dunque solo 2 o 3 dei 168 padiglioni stranieri che per sei mesi hanno presenziato all'Esposizione Universale sono stati scelti per rimanere in Cina. E intanto procedono i lavori di rimozione dei restanti padiglioni, avviati circa un mese fa e il cui termine è previsto per l'Aprile 2011.
La notizia della selezione italiana non fa che aggiungersi al medagliere dei successi della Penisola a Shanghai: il Padiglione Italia è stato infatti tra i più visitati di tutta la kermesse, con 7,3 milioni di visitatori, ed ha vinto l'Expo Cup, la competizione on-line che ha premiato il Padiglione più popolare dell'Expo di Shanghai 2010. All'interno del Padiglione dovrebbero rimanere alcune tra le strutture più grandi, come il Teatro Palladio, l'installazione "Prova di Orchestra" e il modello della cupola di Santa Maria del Fiore, diventati, questi, i nuovi simboli dell'Italia in Cina. Parte degli altri allestimenti invece verrà trasferita – su richiesta del Comitato Organizzatore – nel Museo Permanente dell'Expo, che aprirà i battenti il prossimo anno.
"Si tratta davvero di una splendida notizia e di una grande soddisfazione", ha dichiarato Beniamino Quintieri, Commissario Generale del Governo per l'Expo di Shanghai. "È una conferma ulteriore del gradimento con cui l'Italia è stata accolta e "scoperta" dai cinesi che hanno visitato l'Expo: il nostro Padiglione è piaciuto così tanto perché è riuscito a coniugare diversi aspetti dello stile di vita italiano e a presentarli in modo armonico. Ora il Padiglione potrà rimanere a Shanghai come una sorta di riflettore puntato costantemente sull'Italia, supportando il nostro processo di promozione economica, commerciale e culturale nel cuore della capitale economica della Cina".
di Veronica Scarozza
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