Europei a Pechino per le risorse mancanti
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Europei a Pechino per le risorse mancanti

Europei a Pechino per le risorse mancanti

L'ANALISI
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Domani il tedesco Klaus Regling, chief executive officer dell'Efsf, andrà a Pechino per un road show a chiedere un contributo finanziario agli investitori cinesi. Bruxelles spera di risolvere così il problema su chi debba mettere i soldi nel fondo salva-Stati Ue, il firewall, la muraglia anti-contagio dei debiti sovrani. L'Efsf dovrebbe prestare soldi agli Stati in difficoltà, aiutare la ricapitalizzazione da parte degli stati non in grado di irrobustire il capitale delle banche dopo l'haircut sui bond greci e acquistare bond sul mercato secondario al posto della Bce. Una rete di sicurezza enorme, visto che con un haircut del 50% le banche greche fallirebbero.
Come può fare tutto questo l'Efsf? La zona euro vuole far crescere, grazie all'effetto leva, i suoi 440 miliardi di euro di disponibilità (oggi ridotti a 250 dopo gli impegni presi) fino a mille miliardi di euro (che forse non saranno nemmeno sufficienti). I ministri dell'Eurogruppo sono riusciti ad accordarsi solo sul fatto che le modalità di come questo verrà messo in pratica sarà deciso a novembre.
Le due opzioni al momento in discussione a Bruxelles sono quelle di un'assicurazione parziale dei nuovi bond emessi dai periferici, ovvero la formula che vede il fondo salvastati come fornitore di garanzie.
L'altra ipotesi è la possibile creazione di uno «special purpose investment vehicle», un meccanismo, che, agendo in sinergia o in parallelo con il fondo salvastati, prevede la possibilità di attirare investimenti da parte di investitori pubblici e privati o tramite emissioni di commercial paper. Questo caso prevede nuove possibilitá di cooperazione con l'Fmi guidato dalla francese Christine Lagarde, ipotesi sostenuta dagli europei, ma vista con cautela da Washington e dai Brics, pieni di riserve valutarie.
I due modelli, secondo la bozza uscita dal vertice, potrebbero essere utilizzati contemporaneamente. Indicato il modo per uscire dalla crisi è ora si devono trovino anche i soldi, altrimenti bisognerà rifare un nuovo summit per convincere i mercati.
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27/10/2011
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