Roma, 9 giu. - Attrarre investimenti e promuovere il sistema Paese a Singapore, 'capitale' di tecnologia e innovazione in Asia. è l'obiettivo della prima edizione degli Italian Innovation Days, presentati al Palazzo dei Congressi a Roma, nell'ambito di Workshop Eurasia 2016, di cui Agi è media partner. Un'azione di sistema che "mette insieme tutti i soggetti pubblici e privati con l'obiettivo di creare opportunità di investimenti su progetti di interesse, soprattutto per le startup italiane", ha spiegato all'Agi Nicola Lener della Direzione generale per la promozione del sistema Paese della Farnesina, "un'iniziativa che si coniuga con l'azione del governo nell'attrazione degli investimenti esteri". Gli Italian Innovation Days si terranno a Singapore il 21 e 22 novembre. Un progetto coordinato dal ministero degli Esteri (Direzione Sistema Paese) e promosso congiuntamente da Agenzia Ita/Ice, Camera di Commercio Italiana a Singapore, Cnr, Confindustria Sistemi Innovativi, Enel, Unioncamere, Unioncamere Lazio, Unindustria, realizzato con la collaborazione della Singapore International Chamber of Commerce, della Singapore Business Federation e della Singapore Manufacturer Association. L'iniziativa è dedicata a specifici settori industriali, individuati proprio sulla base delle richieste del mercato locale, tra cui Aerospazio, Cleantech, ICT, Digitale, Fintech, Green Power, Medtech, Smart City. "Aerospazio, commercio elettronico, farmaceutico biomedicale e sicurezza sono i settori su cui puntiamo, forieri di interessi per le nostre imprese", ha spiegato Sandro Pettinato, vice segretario generale di Unioncamere, "entro il 2031 la flotta Asia-Pacifico conterà 13/14mila aeromobili, il commercio elettronico vale 8 miliardi di dollari e il settore farmaceutico 5 miliardi e impiega 9mila persone", ha aggiunto Pettinato. Gli Italian Innovation Days rappresenteranno "un'occasione per far emergere le eccellenze del Paese che spesso sono nascoste".
Gli Italian Innovation Days "hanno l'obiettivo di promuovere i rapporti industriali, commerciali, finanziari e di ricerca tra l'Italia, la Cina ed il sud-est asiatico, favorire l'attrazione di capitali attraverso l'incontro diretto con fondi di venture capital, fondi sovrani, fondi di private equity ed aziende interessate ad investimenti nel mercato italiano", ha sottolineato Francesco Marcolini, direttore del Desk Asia di Unioncamere Lazio. L'iniziativa vuole promuovere accordi commerciali o partnership industriali con aziende asiatiche, accordi con centri di ricerca o acceleratori per lo sviluppo di azioni comuni sui mercati asiatici, e favorire la creazione di reti internazionali nel settore della ricerca e dell'applicazione di innovazioni tecnologiche. La città di Singapore è stata prescelta in quanto hub della finanza e dell'innovazione tecnologica, e piattaforma di accesso ai mercati in crescita del sud-est asiatico.Nel corso delle due giornate, le aziende italiane partecipanti potranno presentare progetti di innovazione - di prodotto o di processo - ad una platea di investitori e partner industriali provenienti dai Paesi asiatici, in particolare mercato Asean e Cina, e di approfondire l'interesse delle controparti con incontri riservati. La partecipazione agli Italian Innovation Days è gratuita, salve le spese di viaggio, vitto ed alloggio. Ulteriori informazioni e modalità di iscrizione (sarà possibile presentare la manifestazione di interesse a partecipare sino al 22 luglio) sono disponibili sul sito www.singaporeinnovationdays.it.
Tecnologie digitali per creare 'Steve Jobs italiani'
Roma - L'Italia deve allearsi con la Cina per sviluppare le potenzialita' delle tecnologie digitali. E' quanto emerso al Workshop Eurasia, di cui AGI e' media partner, svoltosi a Roma al Palazzo dei Congressi. A spiegare la crescita dell'e-commerce in Cina e le opportunita' per le aziende italiane, e' stato Marco Mistretta, amministratore delegato IngDan Italia, una delle maggiori piattaforme di e-commerce quotata a Shenzhen e controllata da Cogobuy. "Abbiamo presentato a Roma a ottobre un progetto straordinario con l'obiettivo di mettere in contatto le start-up, gli artigiani digitali e le pmi innovative, con le grandi aziende cinesi per creare l'opportunita' di accedere ai mercati internazionali" ha spiegato Mistretta all'AGI. "Aiutiamo le idee a diventare realta' di successo su tutti i mercati". Ingdan, infatti, e' presente non solo in Cina ma anche negli Stati Uniti e in Israele.
Per Mistretta fare innovazione significa "considerare il mercato domestico e quello internazionale, solo cosi' si possono creare i nuovi Steve Jobs italiani". In un paese che conta 560 milioni di utenti, di cui 500 milioni sono connessi tramite dispositivi mobili, le nostre aziende possono potenziare il loro business in Cina utilizzando Wechat, la piu' importante piattaforma mobile, internet e social in Cina, con oltre 750 milioni di user. "Offriamo servizi e assistenza alle aziende italiane sia nel disegno di strategie di comunicazione e tecnologiche verso la Cina" ha detto Andrea Ghizzoni, country manager di Wechat. "Facendo leva sulle tecnologie digitali e del mobile, wechat permette alle aziende di fare business, attraenedo clienti, accettando pagamenti, offrendo servizi di customer care in mobilita'".
09 GIUGNO 2016
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