Roma, 10 giu. - Non solo investimenti, l'Italia puo' portare esperienza, tecnologia, e know how. E' l'invito rivolto dai rappresentanti asiatici che hanno partecipato alla seconda giornata del Workshop Eurasia, di cui Agi e' media partner. "La nostra tecnologia non e' sufficiente, abbiamo bisogno di acquisire le vostre capacita' di innovare" ha detto Zhang Zhe, country manager della China Construction Bank. L'interesse degli investitori cinesi si sta spostando sempre di piu' dal business tradizionale, come il manifatturiero, verso e-commerce, hi-tech, sviluppo dei brand e beni di consumo. "E' la conseguenza delle riforme macroeconomiche che stanno creando un nuovo modello di sviluppo sempre piu' trainato dai consumi e caratterizzato da una classe media in crescita" ha spiegato Richard Miratski di Dagong, agenzia di rating cinese. "Agroalimentare e real estate sono gli altri settori cui puntano gli investitori asiatici" ha aggiunto. "Gli investimenti cinesi nell'ultimo decennio sono cresciuti del 35% e l'Italia e' dopo la Gran Bretagna e' il secondo paese europeo destinatario di questi flussi".
Centrale nello sviluppo dei paesi asiatici e' la costruzione delle infrastrutture. "L'Italia e' entrata a fare parte dell'AIIB, la Banca Asiatica di Sviluppo promossa dalla Cina, e cio' significa che il nostro governo vuole avere un ruolo importante nella costruzione di strade e ferrovie nel continente asiatico, creando quindi opportunita' di business per le nostre imprese" ha dichiarato il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova. L'80% dei prestiti concessi dall'Asian Development Bank sono destinati proprio alle infrastrutture, ha sottolineato il segretario generale dell'istituto bancario Woo Chong Um, il quale ha ricordato che "sono molte le contraddizione internet e i gap di sviluppo che il continente asiatico deve risolvere prima di affermare la propria egemonia regionale". Energia, trasporti, acqua, sviluppo urbano: sono questi i settori su cui puntare. "Connettivita' e integrazione regionale sono gli obiettivi della strategia "One Belt One Road", ha sottolineato il direttore dell'istituto World Economics e Politics dell'Accademia delle Scienze Sociali cinese.
"Il governo indonesiano sta portando avanti 225 progetti che riguardano la costruzione di dighe, impianti elettrici, ferrovie fino al 2019" ha detto il vice ministro indonesiano delle Infrastrutture, Ridwan Djamaluddin. "Di questi solo un quarto sono finanziati dal nostro governo, stiamo cercando partner pubblici e privati". A supporto delle aziende italiane che investono in Cina, il managing Director Alibaba per Italia, Spagna e Portogallo, Rodrigo Cipriani Foresio, ha presentato le opportunita' offerte dal colosso dell'e-commerce definito come "porta d'accesso al mercato cinese". "Alibaba e' il piu' importante market place al mondo, ha aperto 6 mesi fa il primo ufficio in Italia per aiutare le nostre imprese ad approdare nel marketplace cinese", ha spiegato il manager, intervistato dall'Agi. "Con 420 milioni di clienti cinesi, in prevalenza giovani e amanti dei prodotti italiani, Alibaba offre una grande opportunita' per aprire il proprio store online in Cina e distribuire i prodotti molto richiesti dai consumatori cinesi".
Della Vedova, diplomazia economica per sostegno imprese
Il governo sta portando avanti un piano di "diplomazia economica" per sostenere le imprese italiane nel processo di internazionalizzazione. Lo ha sottolineato il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, intervenendo in apertura della seconda giornata del Workshop Eurasia, dedicata allo sviluppo dell'economia asiatica e agli investimenti europei.
"Il governo italiano sta investendo molto su progetti di attrazione degli investimenti esteri", ha spiegato Della Vedova, "la cabina di regia e' composta dai ministeri degli Esteri e dello Sviluppo economico". "I primi risultati si cominciano a vedere grazie a un lavoro di squadra. Stiamo facendo un'importante attivita' di diplomazia economica per individuare potenziali investitori a supporto dell'internazionalizzazione delle imprese, aumentando le sinergie sui servizi finanziari con agenzie come Sace e Simest", ha aggiunto il sottosegretario.
Per quanto riguarda la Cina, Della Vedova ha spiegato che si tratta di "uno dei Paesi che ha meglio testimoniato la ripresa della attrattivita' Italia come destinataria di investimenti", l'interscambio tra i due Paesi ha un valore di 38,6 miliardi di euro, "il nostro obiettivo e' sostenere il sistema delle imprese per riequilibrare la bilancia commerciale e aumentare l'export", ha aggiunto Della Vedova.
"Il governo guarda non solo ai partner storici, come Usa, Giappone e Corea del Sud, ma sta sviluppando una visione sull'Africa, legata a esigenze di sicurezza ed economiche, ma anche su tutta l'area asiatica (Cina, India, Pakistan, Sri Lanka, etc) che registra tassi di crescita demografici ed economici rilevanti". L'Asia incide per il 33% sul pil mondiale e per il 40% sul commercio internazionale, e quindi e'' un "mercato fondamentale" che parte da livelli importanti di reddito e di spesa. "Nel mercato asiatico", ha concluso, "la presenza e il contributo che danno le istituzioni e' decisivo".
10 MAGGIO 2016
@Riproduzione riservata