ERRORE SEGNALETICO, CAUSA SCONTRO TRENI

ERRORE SEGNALETICO,  CAUSA SCONTRO TRENI

Pechino, 28 lug.- A causare il disastro ferroviario che  sabato scorso ha colpito l'alta velocità cinese sarebbe stato un malfunzionamento del sistema di segnalazione  che ne regola il traffico. Lo riferisce An Lusheng, direttore dell'Ufficio ferroviario di Shanghai, aggiungendo così un nuovo tassello al quadro dell'incidente avvenuto sulla linea ferroviaria Wenzhou – Hangzhou che è costato la vita a 39 persone, tra cui un'italiana, la ventitreenne di Napoli Assunta Liguori.  Secondo la ricostruzione di An, mentre il primo treno era fermo sui binari per un calo di potenza causato da un fulmine, il sistema di segnalazione ha riportato un grave malfunzionamento. La luce rossa che avrebbe dovuto avvisare del pericolo gli altri convogli non è mai scattata continuando a segnalare il via libera; il secondo treno non ha quindi potuto rallentare la sua corsa in tempo schiantandosi contro il primo e facendolo precipitare dal ponte.

Non è ancora chiaro, sostengono fonti interne alle Ferrovie, se sia stato lo stesso fulmine a danneggiare il sistema, anche se, secondo gli esperti, l'ipotesi è altamente improbabile. In ogni caso – aggiungono gli addetti ai lavori - sarebbe dovuto entrare in funzione il sistema di alimentazione di emergenza.

 

An punta inoltre il dito contro il personale della stazione di Wenzhou colpevole del mancato controllo del funzionamento del sistema di segnalazione. Una svista causata forse  – suggerisce An – da un'insufficiente preparazione.

 

Ai parenti delle vittime che hanno circondato la sede del governo di Wenzhou, arrabbiati e in cerca di risposte, il premier Wen Jiabao ha promesso "massima trasparenza sulle indagini". "Non ci hanno detto la verità" è il leit-motive della protesta, riferiva ieri il South China Morning Post. "Sono passate oltre 48 ore dal tragico incidente e nessun funzionario del ministero delle Ferrovie si degna di incontrarci di persona". Molte delle famiglie delle vittime hanno rifiutato il risarcimento – pari a circa 53mila euro per ogni persona deceduta - ma non rinunciano ad avere una spiegazione. Un coro di critiche si solleva anche sul web: nel mirino le autorità responsabili di aver messo in secondo piano la sicurezza dei cittadini pur di terminare in tempi record la costruzione della linea ad alta velocità.

 

"La costruzione dell'alta velocità in Cina deve integrare velocità, qualità, efficienza e sicurezza, e quest'ultima deve occupare il primo posto" ha dichiarato il premier.

 

La propaganda l'aveva descritta come il fiore all'occhiello del governo, ma si sta rivelando pieno di spine: inaugurata con le fanfare il primo luglio scorso in occasione del 90simo anniversario della fondazione del Partito Comunista Cinese, la nuova linea ad alta velocità che collega Pechino a Shanghai è stata colpita da una raffica di malfunzionamenti e guasti che hanno provocato ritardi su ritardi. In un solo giorno, il 12 luglio scorso, un'interruzione dell'energia elettrica ha bloccato circa una trentina di treni.

 

Progettata per coprire i 1.500 chilometri tra le due più importanti città cinesi in circa cinque ore e mezzo, la Pechino-Shanghai dovrebbe toccare in numerosi tratti i 350 chilometri orari, ed è stata completata con due anni e mezzo di anticipo rispetto alle previsioni. Un anticipo che, dopo i guasti, ha subito destato i sospetti di una parte della stampa cinese: "Perché un progetto il cui budget ha superato quello della Diga delle Tre Gole, la più monumentale opera infrastrutturale del Paese, non è stato messo ai voti all'Assemblea Nazionale del Popolo?- si chiedeva il giornalista Chen Yanwei in un articolo recentemente apparso su nfpeople.com - e perché i dubbi emersi sull'alta velocità non sono stati resi noti al pubblico mentre il ministro Liu Zhijun era ancora in carica?"

 

Il "treno del futuro" tra le due megalopoli cinesi sta diventando il simbolo del peggiore scandalo che ha colpito la leadership di Pechino negli ultimi anni. A febbraio Liu Zhijun, il potentissimo ministro delle Ferrovie, è stato sospeso dal suo incarico ed è stato indagato dalla Commissione Disciplinare per quello che il magazine Caixin ha definito "un vasto giro di tangenti, malversazioni, contratti illegali e liaison sessuali" legato proprio all'alta velocità (questo articolo). Si tratta del più importante funzionario del Partito Comunista Cinese arrestato negli ultimi cinque anni: forte di 3 milioni di dipendenti su tutto il territorio nazionale, il ministero delle Ferrovie gestisce scuole, ospedali e linee di telecomunicazioni e viene considerato una sorta di potentato a sé stante.

 

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