Shanghai, 16 luglio - Cina e Stati Uniti hanno annunciato ieri un progetto congiunto di ricerca sulle energie pulite, in occasione della prima visita ufficiale a Pechino del ministro dell'Energia Steven Chu, sino-americano premio Nobel per la Fisica nel 1997. Il progetto prevede un investimento iniziale di oltre 10 milioni di euro. Due quartieri generali, in Cina e negli Stati Uniti, accoglieranno risorse qualificate incaricate di esplorare le nuove tecnologie per la combustione e lo stoccaggio di anidride carbonica. In una conferenza stampa alla Qinghua, università scientifica cinese numero uno, Chu ha espresso la convinzione che costruire edifici e veicoli a basso consumo può consentire di aumentare la resa energetica di quattro-cinque volte a parità di costo. Non solo: Chu è convinto che le nuove fonti creeranno migliaia di posti di lavoro in entrambi i Paesi. Con lui in Cina per tre giorni, un altro rappresentante del governo Obama di origine cinese, il ministro del Commercio Gary Locke, con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo delle energie pulite nel settore privato. Pechino sta incentivando questo nuovo promettente segmento di mercato, ma c'è la preoccupazione diffusa di una politica di protezionismo che privilegi le aziende cinesi a discapito dei progetti di ricerca stranieri. A questo proposito, Locke ha chiesto alla Cina di non porre barriere commerciali all'energia pulita.