Shanghai, 18 settembre- Iniziata lo scorso luglio, l'installazione dei pannelli solari sui padiglioni cinesi dell'Expo del 2010 di Shanghai è stata completata ieri, dando vita al più grande sistema di energia solare di tutta l'Asia, secondo i promotori.
Sul tetto del padiglione della Cina sono stati fissati 1264 pannelli su una superficie di 2800 metri quadrati. Essi genereranno 300 kilowatt-ore di elettricità per ora nei giorni di massima intensità solare. Sul Padiglione tematico, invece, sono stati installati i pannelli di più grandi dimensioni per singole unità. Essi coprono la metà della superficie del tetto del padiglione, 30 mila metri quadrati sui 60 mila totali, e genereranno un volume totale di 2,5 megawatt.
Forniti dalla Suntech Power di Wuxi, il più grande produttore di moduli fotovoltaici del mondo, i pannelli saranno operati dalla Shenergy Group, una delle maggiori compagnie elettriche di Shanghai che ha assicurato di voler enfatizzare l'importanza dell'armonia urbana con l'ambiente naturale, combinando le fonti di energia rinnovabili con le necessità energetiche della metropoli.
Una volta avviato, il sistema sarà usato per produrre energia per la città anche dopo i 5 mesi di vita dell'Expo, grazie ad una longevità prevista di almeno 20 anni. Esso genererà 2,84 milioni di kilowatt-ore all'anno, quanto basta per alimentare il fabbisogno di 2500 famiglie. L'energia così creata sarà immessa direttamente nella rete e poi redistribuita, ai padiglioni e alle strutture private.
La sfida energetica è uno degli argomenti centrali dell'Expo, che il prossimo anno sarà dedicato a "Città migliori, vita migliore" e incentrato sulla sostenibilità dei nuclei urbani nel terzo millennio. La Cina è in prima linea, sia per le necessità di coprire il fabbisogno interno con fonti energetiche sostenibili e far fronte agli impegni internazionali, sia per dar prova dei successi della propria industria tecnologica e di alcune tecnologie in particolare, come quella solare, di cui sta diventando leader mondiale.