di Sonia Montrella
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Roma, 10 dic.- Sono oltre mille le aziende statali cinesi che hanno contribuito all'incremento dello smog violando le norme anti-inquinamento, 200 delle quali quotate alla borsa di Shanghai e Hong Kong. Lo sostiene un recente studio dell'Institute of Public and Environmentals Affairs di Pechino (IPE), basato su dati ufficiali relativi al periodo agosto-ottobre. Tra quelli che inquinano maggiormente figurano soprattutto aziende che operano nel settore chimico, siderurgico, della fusione di metalli non ferrosi, del cemento e dell'energia. Tra queste anche le due imprese di Stato Sinochem International Corp e Aluminum Corp of China Ltd (Chinalco).
"Anche le loro sussidiarie hanno prodotto emissioni oltre gli standard nazionali per la maggior parte del tempo". Ha detto il direttore dell'IPE Ma Jun, segno che tali società non hanno adeguato gli impianti alle norme salva-ambiente.
"I dati – ha continuato Ma – sono allarmanti, soprattutto considerando che diverse delle compagnie quotate sono colossi statali che, per il loro ruolo, avrebbero dovuto impiegare maggiori risorse per combattere l'inquinamento". Non solo: per il direttore dell'IPE, questo la dice lunga sul controllo effettuato dalle autorità locali coinvolte nella supervisione.
Secondo i nuovi regolamenti, nei giorni di massimo smog, quando i dispositivi per la misurazione delle particelle inquinanti nell'aria raggiungono il livello rosso, le industrie devono ridurre le attività. Ma secondo quanto emerso, nelle province dello Shangdong e Hebei – le più inquinate del Paese – le industrie hanno continuato a produrre a regime anche in quei giorni.
Appena un mese fa lo storico accordo sul clima firmato da Pechino e Washington in cui entrambe si impegnano a ridurre le emissioni. In particolare la Cina punta a raggiungere il picco delle emissioni di CO2 entro il 2030 per poi iniziare a scendere, mentre gli Stati Uniti promettono di tagliare il totale delle emissioni di gas serra a partire dal 2025 in una percentuale compresa tra il 26% e il 28% rispetto ai valori raggiunti nel 2005.
10 novembre 2014
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